Domenica scorsa, sul difficile campo di Matera, la Mobyt ha mostrato di essere in grado di giocarsela anche fuori casa contro squadre che puntano alla promozione. Malgrado i troppi falli commessi dal reparto lunghi e alcune difficoltà balistiche di alcuni giocatori che hanno portato a percentuali dal campo insufficenti, la compagine ferrarese è rimasta aggrappata al risultato fino ai minuti finali.
È con questa consapevolezza che si torna a correre sul parquet, guidati dalle indicazioni di coach Furlani: l’allenamento viene impostato cercando di gestire la pericolosità degli esterni che verranno fronteggiati al PalaMIT2B domenica prossima. In particolare è il play avversario che va temuto e contrastato mandandolo a sinistra per toglierli la mano forte e limitarne l’atletismo. La pressione sulla palla deve essere quindi costante ed esercitata ancor prima che superi la metà campo. All’interno di quesa particolare chiave di lettura, sotto i riflettori vanno i pivot che devono essere bravi a chiudere gli spazi. È Pipitone la sorpresa più gradita dell’allenamento che (sempre ben imbeccato da Casadei), riesce a dimostrare grande aggressività e alcune buone giocate offensive e di atletismo al cospetto di un avversario dalla stazza importante come Benfatto. Il ragazzo lotta, a volte commette alcune ingenuità, ma fa vedere un’interessante crescita. Anche Spizzichini, malgrado un problemino alla gamba, riesce a mettersi in luce grazie ad alcune belle penetrazioni in mezzo al traffico. Non a caso è la sua squadra, completata da Mays, Casadei e Bottioni, ad avere la meglio in due delle tre partitelle giocate. L’agonismo durante le partitelle non viene risparmiato, tanto che vengono a crearsi alcuni attriti tra un contatto e l’altro fra alcuni giocatori. Cose normali, dimostrazione che i ragazzi danno tutto in campo e che una sconfitta come quella di domenica ha dato fastidio.