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Adriano Furlani non è tipo da lasciarsi andare ai facili entusiasmi: così, sulla strada del ritorno da Firenze, il coach spende parole all’insegna della prudenza, pur facendo intendere di essere soddisfatto di quanto messo in campo dalla sua squadra negli ultimi impegni di campionato.

Coach, a Firenze è arrivata la terza vittoria consecutiva su un campo non facile. Come pensa che reagirà la squadra a questa botta di entusiasmo?
“Aldilà dei punti realizzati e di una settimana in cui abbiamo realizzato l’en-plein, dobbiamo capire che questi risultati sono nati da un atteggiamento e dalla voglia si sacrificarsi in difesa. Abbiamo tenuto sia Agrigento sia Firenze sotto i sessanta punti, e anche in serate in cui abbiamo tirato con cattive percentuali, sia da tre che ai liberi, ci è riuscito di portare a casa il risultato. Siamo usciti da situazioni non sempre facili. E’ ovvio poi, che le vittorie generano entusiasmo e consolidano il lavoro che facciamo in palestra, ma sono sicuro che questo gruppo è abbastanza maturo da capire che non abbiamo fatto nulla. Il nostro percorso deve continuare e, fortunatamente, in un calendario che ci aveva impressionato per la densità di partite complicate, siamo riusciti a portare a casa diversi risultati. Anche a livello di energie, non abbiamo un gruppo di professionisti che giocano l’Eurolega, con tre impegni nell’arco di sette giorni. Le partite che abbiamo vinto non sono state bellissime, ma la differenza l’abbiamo fatta nella nostra metà-campo”.

All’interno di una prestazione convincente del gruppo, non ha brillato la stella di Milton Jennings: a cosa pensa sia dovuto?
“Milton non sta attraversando un momento positivo, e questo lo si era visto già nella partita in casa con Agrigento. Diciamo che il mio tentativo di sfruttarlo anche nel ruolo di centro, data la situazione precaria di Benfatto, ha solo generato confusione nella testa del ragazzo. Adesso che Benfatto è quasi completamente recuperato, e con Pipitone che ha preso confidenza col campo giocando stasera un ottima partita, cercheremo di sfruttarlo di più per quelle che sono le sue caratteristiche”.

Quindi prossimamente lo vedremo schierato più frequentemente da ala grande?
“Io penso a Milton come ad un giocatore capace di giocare in entrambi i ruoli, ma per accelerare il suo ambientamento nel campionato, sarà opportuno schierarlo nel suo ruolo naturale, al fianco ad un cinque di ruolo”.

Si aspettava un Infanti così decisivo nei possessi pesanti, sia a Corato che oggi?
“Alessandro è sicuramente un giocatore con le gambe buone: anche oggi, mentre gli altri erano stanchi, ha battuto il suo uomo due volte e ha sbloccato una situazione difficile. Lui è una risorsa importante, come lo sono stati all’inizio i vari Mays, Casadei, Spizzichini e Benfatto. E’ arrivato alla fine con più benzina, e con un difensore meno tenace davanti, ci ha levato le castagne dal fuoco”.