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Sull’onda dell’entusiasmo per la settima vittoria consecutiva in campionato della Mobyt, il presidente della Pallacanestro Ferrara Fabio Bulgarelli si è presentato in sala stampa visibilmente sorridente e accompagnato dal patron della SPAL Simone Colombarini. Con la sciarpa biancazzurra legata al collo, Bulgarelli ha annunciato l’ingresso nella sua società della famiglia Colombarini

“Dopo qualche tempo – ha aperto Bulgarelli – anche se manca ancora la firma fisica per questioni burocratiche, possiamo annunciare che Simone entra a far parte della società Pallacanestro Ferrara con una quota del 50%: in questo modo certifichiamo il progetto di condivisone fra le società che era nato durante l’estate creando un sodalizio che oggi diventa indelebile”.

Quindi, Simone Colombarini, come è maturata questa decisone?
SC: “È un progetto che è nato in estate, parlando di uno scambio di quote societarie. Bulgarelli è entrato a far parte da subito della mondo SPAL (con il 30% – ndr), mentre per questioni burocratiche il mio ingresso nel basket è slittato ad oggi. È un progetto che parte da lontano e punta a portare lo sport ferrarese in alto, sperando nella collaborazione anche di altri imprenditori ferraresi”.

Siete prima tifosi che presidenti. Come vivete il passaggio alla carica dirigenziale e cosa cambia nel vostro approccio alla domenica?
SC: “Durante la domenica nulla, continuo a viverla da tifoso. È durante la settimana che c’è il cambiamento. Quando i risultati vengono, come in questo ultimo periodo, ci si diverte. Se i risultati faticano ad arrivare si vivono la domenica sera e il lunedì con qualche difficoltà in più… (sorride)”.

FB: “E’ importante sottolineare che la città segue il progetto sull’onda del momento positivo. Senza la città e senza il contributo del mondo imprenditoriale del territorio, non potremmo assolutamente fare progetti ambiziosi. Questa sera vogliamo anche lanciare un appello, chiedendo a Ferrara di seguirci per sostenere questo progetto”.

Ferrara è pronta a recepire questo progetto?
SC: “Il pubblico sta dimostrando di essere pronto, e lo sta dimostrando appassionandosi ad una squadra che gioca, con dietro una società seria. Per quanto riguarda la risposta del tessuto imprenditoriale cittadino, è quello che stiamo valutando. Qulcuno ha già risposto positivamente, ma speriamo che da qui alla fine del campionato ci sia una adesione e una presa di posizione crescente”.

Il vostro pragmatismo dovrebbe essere una molla per chiunque si voglia avvicinare a questa realtà.
FB: “Pallacanesto Ferrara è un ingranaggio ben oliato. Non dimentichiamo che questo è il terzo anno e non siamo arrivati a questo punto per caso, i risultati si stanno vedendo in modo tangibile. È un momento magico, ma è stato pensato a tavolino e progettato per tempo. La SPAL è appena nata e bisogna aiutarla per farla arrivare ai fasti di un tempo grazie all’aiuto di tutti”.

Chiudiamo parlando di quanto la Mobyt ha fatto in campo: dopo sette vittorie consecutiva comincia a starci stretta la salvezza come obiettivo stagionale?
SC: “Sicuramente, quando i risultati vengono così in fretta, si possono fare dei pensieri diversi da quelli stabiliti ad inizio anno. Credo che debbano essere bravi la società e il tecnico a mantenere l’ambiente tranquillo, senza che vengano generate pressioni. Poi si gioca sempre per vincere, e nel basket è ancora più semplice rispetto al calcio, visto che non esiste il pareggio. Poi a fine anno potremo fare delle valutazioni”.

Almeno i Playoff?
FB “Bisogna chiedere all’allenatore! No scherzo, dobbiamo pensare a salvarci, siamo in crescita e non ci poniamo limiti”.