Alessandro Amici, classe 1991, ala piccola di 200 cm, è il nuovo acquisto della Mobyt. A lui viene affidato il compito di ristabilire un elevato livello di competitività a un roster colpito duramente dalla serie di infortuni di novembre e dicembre. Amici è un atleta molto versatile, in grado, grazie alle sue enormi doti fisiche, di giocare sia da esterno puro, in questo caso ala piccola, sia da ala grande, con una dimensione quindi più interna. Ottimo attaccante in 1 vs 1 fronte a canestro, non disdegna neanche il tiro dalla lunga distanza (percentuali molto buone gli anni scorsi, un po’ in declino ultimamente) ed è in grado, sempre grazie ai mezzi atletici sopracitati e a piedi velocissimi, di difendere anche su giocatori molto più grossi di lui.
Pesarese di nascita, Amici ha svolto tutta la trafila delle giovanili nella sua città natale, con la maglia della Scavolini, la quale era ancora proprietaria del suo cartellino fino a oggi. Già durante gli anni delle giovanili, Alessandro si mette in mostra per la sua grinta, la voglia di vincere (curiosità su di lui: se perde anche solo a carte è in grado di litigare con tutti, vuole sempre vincere) e di migliorarsi giorno per giorno in palestra, qualità che gli sono valse il titolo nazionale giovanile e la convocazione in Nazionale Under 16 da parte di coach Bocchino (2007). Per la sua prima stagione da professionista (2008), la Scavolini decide di mandarlo, con la formula del doppio tesseramento, al Basket Cagli, squadra della provincia di Pesaro, all’epoca militante in Serie C Dilettanti. Lì Amici gioca un buon campionato con la prima squadra, coronato da ben 14.5 punti e 5.9 rimbalzi di media a partita, numeri strepitosi per un esordiente. La stagione successiva Alessandro sale di categoria e approda in B Dilettanti, alla Goldengas Senigallia, sempre con il doppio tesseramento, in quanto la sua trafila delle giovanili a Pesaro non è ancora terminata. Anche durante quest’anno sportivo Amici gioca un ottimo campionato (culminato con i playoff) in cui fa registrare ottime statistiche per un giocatore così giovane e infatti l’estate successiva viene corteggiato da molte squadre di LegaDue. Concluso il periodo vacanziero, l’atleta marchigiano decide di accasarsi a Imola, indossando la canotta dell’Andrea Costa (LegaDue) e giocando 29 partite con 11.7 minuti di utilizzo medio (ottimo per un ragazzo così giovane, oltretutto esordiente in categoria), completate da 2.8 punti e 0.4 rimbalzi di media.
Conclusa l’annata in LegaDue, riceve la chiamata di Firenze (2011) che lo desidera ardentemente: il giovane esterno decide quindi di accettare la proposta della società toscana, anche se è costretto a scendere di categoria (DNA) e di intraprendere questa nuova esperienza che lo porterà ai playoff di serie e a chiudere il campionato con 14.4 punti di media. L’anno scorso ha fatto il suo ritorno a Pesaro, in maglia Scavolini, nel frattempo ritornata in Serie A, disputando un campionato in una categoria alquanto complicata, riuscendo a ritagliarsi un minimo di spazio nelle rotazioni (14 punti complessivi in 8 presenze).