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Non può che essere un Adriano Furlani soddisfatto quello che dopo Mobyt-Bawer si presenta nella sala stampa del PalaMIT2B. Per il coach c’è soprattutto la felicità per la grande solidità caratteriale della sua squadra. Assieme a lui hanno sfilato davanti ai cronisti anche il ds Andrea Pulidori e Julius Mays.

ADRIANO FURLANI (coach)

Coach, non sono mancate le difficoltà nella partita di stasera, ma questo era ampiamente prevedibile: ne è uscita una sorta di guerra, ma l’importante è che la Mobyt abbia colto due punti.
“Diciamo che l’importante era invertire le tendenza e tornare a vincere soprattutto in casa, dove abbiamo sempre fatto del fattore campo un elemento determinante. Oggi ho detto ai ragazzi che questa era una partita da interpretare sotto il profilo puramente agonistico. L’arrivo di Amici solo nella giornata di giovedì non ci consente di creare situazioni tattiche ad hoc per le sue caratteristiche. Abbiamo cercato di semplificare al massimo le nostre scelte sia difensive che offensive anche in virtù della loro zona. Abbiamo avuto il merito di avere sempre in mano l’inerzia della partita sotto il profilo caratteriale, questa è stata la chiave per strappare i due punti. Poi, alla fine, con 23’’ sul cronometro abbiamo provato anche a girare la differenza canestri e li abbiamo rischiato un pochino troppo di mettere in discussione il risultato. ”

Sulla zona di Matera: era prevedile che si giocasse praticamente tutta la partita in questa chiave tattica?
“Noi ce lo aspettavamo, solo che abbiamo avuto problemi con Milton, ci siamo inventati un Amici in posizione di ala grande, abbiamo attaccato male perché non siamo riusciti a leggere alcune situazioni. Alla fine abbiamo trovato fluidità con Jennings in post-alto che purtoppo è stato impreciso su due possibili assist per Benfatto. Giocare in post-alto poi è un abitudine che spesso hanno giocatori con più esperienza; i giocatori giovani faticano a valutare le situazioni tattiche.”

Dal punto di vista morale è una vittoria molto importante dopo due sconfitte che rischiavano di lasciare il segno.
“La partita di Roseto è stata una partita anomala, l’infortunio di Spizzichini e l’assenza di Flamini ci hanno condizionato contro una squadra che ha giocato una partita di grande intensità come quella che abbiamo giocato noi oggi. A Lucca secondo me abbiamo giocato una buona partita, persa solo nei minuti finali per demeriti nostri e per meriti loro. Oggi avevamo un giocatore in più da spendere e questo ci ha aiutato a tamponare alcune situazioni, non tanto sotto il profilo della produzione offensiva perché credo che Amici stasera abbia perso più palloni di quanti ne abbia recuperati; però è un giocatore di grande energia e quando entrerà a regime diventerà molto importante per la squadra. Sapevamo comunque che nella giornata odierna era il ‘gruppo dei vecchi’ che doveva dare un impronta alla gara, ed io sono molto orgoglioso della partita che hanno giocato. Abbiamo fatto un primo quarto superlativo dal punto di vista difensivo, lì abbiamo dato il nostro imprinting al match e la cosa non è da sottovalutare. Per cui: un’ennesima perla in un campionato che è talmente ricco di sorprese da chiederci dove potremo arrivare”.
ANDREA PULIDORI (direttore sportivo) 

Andrea, in quest’ultimo periodo non sono mancati giorni difficili, però quando arrivano soddisfazioni come quelle di stasera, tutto il lavoro e tutti gli sforzi della settimana passano quasi in secondo piano.
“Non possiamo definirla emergenza, ma è sicuramente una situazione difficile, ogni settimana ci sono sempre delle novità, in negativo, che ci complicano i piani. Siamo arrivati ad un punto del campionato in cui le squadre si conoscono, ma soprattutto ci conoscono e tentano di metterci i bastoni tra le ruote. Noi, invece, siamo un cantiere in continua evoluzione tra infortuni, nuovi arrivati e, di conseguenza, assetti tattici che cambiano. Per quanto riguarda la partita di stasera si poteva mirare, con un po’ di lungimiranza, a ribaltare la differenza canestri, ma in un campionato così difficile e nella nostra situazione, ci accontentiamo dei due punti”.

Dopo le due sconfitte nelle precedenti due trasferte, la partita di oggi, sia per quanto riguarda la classifica sia per il morale dei ragazzi, giocata davanti ad un pubblico come questo, doveva per forza finire così.
“Matera veniva da un buon momento, mentre per noi perdere in casa sarebbe stata una grossa mazzata al morale. Dal punto di vista della situazione mentale dei ragazzi, per evitare possibili pensieri su eventuali involuzioni o sul non riuscire più a fare le cose, questa era una partita fondamentale. Anche alla luce dei risultati di oggi andremo ad Omegna un po’ più a cuor leggero e in questo modo sono sicuro che riusciremo ad esprimere un basket migliore”.

Sarà una settimana di lavoro per migliorare l’inserimento di Amici che questa sera, tra alti e bassi, ce l’ha messa tutta, anche se noi sappiamo che potrebbe dare molto di più a questa squadra.
“Fisicamente ha dimostrato di essere di una categoria superiore e l’ha fatto vedere soprattutto in difesa e a sprazzi in attacco. Avendo giocato in due ruoli diversi, 3 e 4, nella manovra offensiva, è logico che è stato molto difficile per lui ricordare tutti i movimenti in attacco. Di conseguenza era spesso fuori posizione, generando anche qualche palla persa e lasciandosi prendere dal nervosismo, essendo lui un giocatore molto emotivo, che sente tanto la partita”.
JULIUS MAYS

Julius, stasera avete provato anche a giocare per risollevare la differenza canestri, cosa che, alla fine, con un po’ di intensità in più, sembrava davvero possibile.
“Abbiamo provato a vincere pensando anche al fattore differenza canestri (7 punti), ma la cosa più importante era sicuramente quella di portare a casa la vittoria. Nelle fasi finali è stato molto difficile portare avanti la partita, la cosa fondamentale in quel frangente è stata gestire i pochi punti di vantaggio che avevamo”.

Passiamo ora alla difesa di Matera: la zona che hanno messo in campo per quasi tutta la durata della gara vi ha messo in difficoltà in diverse occasioni.
“Nella prima metà della gara è stato per noi facile gestire il nostro ritmo in attacco, mentre nella seconda metà loro hanno cominciato ad aggredirci difensivamente. Di conseguenza abbiamo sbagliato qualche tiro di troppo, rinunciando anche a qualcosa, e diventa poi difficile riuscire a far canestro con percentuali elevate. Nel finale di gara siamo riusciti anche noi a rialzare il ritmo della nostra difesa, riuscendo a portare a casa il risultato”.

L’importante adesso è tornare a vincere anche le partite in trasferta: domenica infatti c’è l’occasione per provarci contro Omegna.
“Oggi è stato fondamentale vincere per tenere alto il morale della squadra dopo le due battute d’arresto consecutive in trasferta. Adesso il nostro obiettivo è impegnarsi al massimo per riuscire a vincere sui campi delle avversarie, ma questa rimane una vittoria fondamentale”.