Trasferta molto interessante quella che vede la Mobyt impegnata sul parquet di Reggio Calabria, contro una Viola rinata rispetto alle prestazioni del girone d’andata e reduce da quattro vittorie consecutive. I biancazzurri cercano la seconda vittoria consecutiva per dare continuità alla vittoria di due settimane fa contro Ravenna, ma soprattutto per confermare quanto di buono mostrato nel weekend di Adecco Cup.
UN GIRONE FA
MOBYT FERRARA – VIOLA REGGIO CALABRIA 72-59
(29-9; 7-24; 21-13; 15-13)
MOBYT FERRARA: Spizzichini 3, Ferri 19, Benfatto 7, Jennings 22, Mays 16, Bottioni 1, Casadei, Infanti 1, Andreaus, Pipitone 2. All.: Adriano Furlani.
VIOLA REGGIO CALABRIA: Bell 18, Fabi 3, Sabbatino 2, Ammannato 13, Hamilton 5, Azzaro 3, Caprari 5, Lupusor, Viglianisi, Spera 8. All.: Francesco Ponticiello
Quella dell’andata è stata la settima, e ultima, vittoria della striscia positiva che aveva portato la Mobyt alla vetta della Adecco Silver, ma anche l’ultima, finora, partita di Casadei in biancazzurro prima dell’operazione al ginocchio. È stata la gara della svolta, in negativo, per la squadra di coach Furlani, che da quella fatidica domenica ha cominciato a perdere i pezzi tra infortuni e sfortune varie. Il primo quarto ha visto una Mobyt spettacolare sotto ogni punto di vista, trascinata da capitan Ferri, che ha imposto il suo ritmo agli avversari, finendo la frazione con 20 punti di vantaggio (29-9). Il secondo periodo, però, vede il ritorno prepotente della compagine calabrese, la quale, aiutata anche da alcuni fischi arbitrali contro Ferrara, riesce a ricucire lo svantaggio soprattutto con i punti dell’americano Bell, fino ad arrivare all’intervallo lungo con il punteggio sotto solamente di 3 punti. Terzo quarto a stelle strisce, con Jennings e Mays, ampiamente aiutati da capitan Ferri deciso a festeggiare al meglio la seconda paternità, che si caricano sulle spalle i compagni guidandoli ad un quarto periodo tranquillo con i calabresi costretti ad arrendersi alla grande partita dei ferraresi, saldamente ancorati al primo posto in classifica.
I LEADERS (medie a partita)
Punti
FERRARA: Mays 16.5
REGGIO CALABRIA: Hamilton 16.1
Rimbalzi
FERRARA: Jennings 7.3
REGGIO CALABRIA: Hamilton 8.9
Assist
FERRARA: Mays 2.5
REGGIO CALABRIA: Hamilton/Sabbatino 2.5
Palle Recuperate
FERRARA: Mays/Ferri 1.1
REGGIO CALABRIA: Hamilton 1.7
Sono ritornati gli americani della Mobyt? Sembra di sì, almeno dopo le ultime prestazioni da parte di entrambi. Le cifre, come solito, lo dimostrano, ma coloro che li hanno davvero visti giocare in questo periodo, sanno che le statistiche, in questo caso, non vogliono dire nulla. In casa Viola, invece, sappiamo quanto sia fondamentale per l’economia della squadra un giocatore come Ashley Hamilton, primo terminale offensivo insieme al lungo Ammannato. La squadra di Ponticiello ha già fatto molti cambiamenti di roster durante la stagione: ha ingaggiato un nuovo straniero, Papa Dia e mandato via Keion Bell. Inoltre la Viola si è liberata del playmaker titolare Sorrentino (ora a Capo d’Orlando) e ha acquistato un under molto talentuoso che risponde al nome di Diego Monaldi (ex Liomatic Group Bari).
I DUELLI CHIAVE
Benfatto vs Ammannato: Come già detto, Ammannato è uno dei primi terminali offensivi della squadra di coach Ponticiello, molto cercato dai compagni e bravissimo a concretizzare i possessi. Benfatto sta vivendo un ottimo momento dal punto di vista della difesa e, probabilmente non sarà un problema da questo punto di vista, ma sull’altro lato del campo, le cose potrebbero cambiare. Per un giocatore come Benfa, abituato a giocare spalle a canestro, Ammannato può rivelarsi un difensore molto ostico da affrontare, in quanto dotato di piedi veloci e capace di cambiare posizione velocemente in marcatura, in modo di non dare un punto di riferimento all’attaccante.
Jennings vs Dia: Dell’ultimo arrivato in casa Viola, Papa Dia, ala grande senegalese di formazione americana (NSU College di NCAA), si dovrà occupare Milton Jennings, in periodo di grazia da tre partite a questa parte. Dia è un ottimo giocatore spalle a canestro, in grado di dare una grossa mano al sopraccitato Ammannato sotto i tabelloni. Jennings dovrà quindi dimostrare di essere all’altezza della situazione e difendere di fisico e di testa per riuscire a contenere un giocatore con quelle caratteristiche. Dall’altra parte del campo, però, questa situazione può essere sfruttata dalla Mobyt: con Jennings sul parquet, infatti, lo spazio di gioco è molto più ampio, dato che il lungo da Clemson predilige il gioco fronte a canestro partendo dalla linea dei tre punti mettendo in difficoltà molti sui pari ruolo, abituati a fare a sportellate in post basso.
Spizzichini vs Hamilton: Discorso già fatto e rifatto quest’anno: Spizzichini è il giocatore più adatto a occuparsi difensivamente del migliore attaccante avversario, in questo caso Ashley Hamilton. Totalmente fuori dalla partita all’andata, sappiamo però essere un grande realizzatore capace di fare male alla difesa in tanti modi diversi, sia con il tiro piazzato sia con il gioco in movimento. Dall’altra parte si troverà sì un ottimo difensore come Spizzichini, che però sta attraversando un periodo difficile anche sotto questo punto di vista. Questo sarà una delle chiavi di volta della gara: se Gabriele riuscirà ad annullare Hamilton, ripetendo la gara dell’andata, la vittoria sarà più vicina per la Mobyt.
Ferri vs Sabbatino: Dopo la partenza del playmaker Sorrentino, il suo posto all’interno delle rotazioni arancionere è stato preso dal più giovane Sabbatino, un giocatore dotato di un atletismo incredibile e capace di dare una sterzata al suo gioco in diversi momenti della gara. Di certo Ferri cederà qualcosa sul piano della freschezza (dato il campionato ad alto livello che sta disputando finora il capitano biancazzurro) e della fisicità, ma il play estense ha esperienza e astuzia da vendere, tutte cose che, giocando contro un ragazzo così giovane (classe 1992), possono sopperire alla mancanza di freschezza nelle gambe.