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Chiamiamola una conferenza stampa di puntualizzazione. Non sembra esserci altra definizione per l’intervento tenuto oggi in via Copparo da Simone Colombarini. Per la prima volta in stagione il proprietario della SPAL ha tracciato un bilancio della sua gestione, chiarendo alcuni aspetti apparentemente messi in discussione dal suo socio Fabio Bulgarelli nella serata di lunedì, durante un intervento televisivo a Telestense. Colombarini ha ribadito che l’impegno suo e della sua famiglia non sono in dubbio né sul fronte SPAL, né su quello della Pallacanestro Ferrara in cui è presente con una quota del 50%. “Siamo uniti e lo restiamo – ha esordito Colombarini – ma è chiaro che in questo momento della stagione ci troviamo a fare delle valutazioni, soprattutto sotto l’aspetto finanziario. Se da un lato siamo felici di vedere grande entusiasmo e partecipazione, dall’altro non possiamo che essere preoccupati dalla raccolta pubblicitaria. Non stiamo lanciando un allarme, anzi, la nostra convinzione rimane intatta, ma è indubbio che nel prossimo futuro sarà necessario razionalizzare le risorse“.

La parola “razionalizzazione”, declinata con un sinonimo, suona come risparmio. Una pratica che potrebbe stridere al fianco delle ambizioni del pubblico. Ma non per Colombarini: “Non ci tiriamo affatto indietro, lo dimostra il fatto che quest’anno abbiamo speso più di quanto preventivato e sia io sia Bulgarelli dovremo mettere mano al portafogli per ripianare i bilanci a giugno. Ne eravamo consapevoli fin dall’inizio, ma è evidente che questo trend non potrà continuare all’infinito“. Di fatto l’attuale patron ha confermato la tendenza che nell’annata sportiva 2014-2015 vedrebbe un impiego di risorse maggiore nei confronti della SPAL, a scapito della Pallacanestro Ferrara: “E’ evidente che la SPAL ha un maggiore richiamo, sia in termini di visibilità sia di pubblico e questi saranno fattori determinanti per raccogliere delle risorse con cui andare avanti. Non c’è un disinteressamento nei confronti del basket, ma se la squadra dovesse rimanere nell’attuale categoria (la Adecco Silver) è possibile che gli obiettivi possano cambiare. Ossia che non si punti più al salto di categoria, come accaduto quest’anno, ma si pensi esclusivamente a mantenere quella attuale. In ogni caso – e qui ci si riferisce anche alla SPAL – inizieremo a parlare di obiettivi precisi solo una volta definito con precisione un budget“.

Tutto questo a meno che la raccolta pubblicitaria non torni a crescere sensibilmente: “Quest’anno, almeno per quanto riguarda la SPAL, non abbiamo raggiunto le aspettative e ovviamente è un problema. Sicuramente hanno inciso i tempi con cui siamo arrivati e lo scetticismo iniziale da cui era avvolta la squadra dopo le vicende degli ultimi anni. Per questo a partire dalla prossima stagione faremo tutto il possibile per coinvolgere gli imprenditori ferraresi, fermo restando che quest’anno abbiamo sentito delle promesse poi non mantenute“. Colombarini non si è tirato indietro al momento di parlare di cifre, e ha rivelato che a fronte di un introito previsto compreso tra i 250 e i 300 mila Euro, la SPAL ne ha incassati meno di 100mila in termini di sponsorizzazioni. “Speriamo che il richiamo della SPAL possa essere più forte in un’ipotetica Lega Pro Unica, anche fuori da Ferrara e fuori Regione“, ha aggiunto l’imprenditore, che ha anche fatto sapere di non avere preclusioni verso un eventuale allargamento della compagine societaria. “Se ne può parlare, anche se gli interessati dovrebbero condividere le nostre idee. Deve essere chiaro che non ci si guadagna, anzi. Lo si fa perché si è affezionati a Ferrara e alla sua gente, non certo per i soldi. Al momento mi sembra difficile che qualcuno da fuori possa pensare a un simile investimento“.

Martedì prossimo Simone Colombarini sarà ricevuto in municipio dal sindaco Tiziano Tagliani. Sul tavolo probabilmente anche la questione dell’illuminazione dello stadio Paolo Mazza, anche questo argomento toccato durante la conferenza stampa: “Il fatto di dover anticipare la somma necessaria per l’adeguamento dei riflettori non peserà sulla programmazione della prossima stagione. Ora l’unico pensiero deve essere rivolto al campionato e alla conquista di questi benedetti quattro punti che mancano. Speriamo di farli nelle prossime due partite, in modo da poter ambire al quarto posto finale che ci consentirebbe di entrare nel tabellone della Coppa Italia“. In chiusura, inattesa ma non del tutto, arriva la domanda a bruciapelo sulle possibilità di vedere la SPAL lottare per la B in un futuro prossimo. Colombarini ha usato la sua tipica cautela: “Per fare un salto del genere serve una concomitanza di numerosi fattori. Però posso dire che ci piacerebbe essere in grado di provarci entro due o tre anni“.