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Al termine della sfida tra Mobyt e Modus FM abbiamo annotato le dichiarazioni rilasciate in sala stampa da coach Adriano Furlani, come al solito particolarmente generoso di riflessioni.

Coach, la sua squadra stasera ha dato prova di poter davvero essere la mina vagante del campionato, battendo nettamente un avversario che arrivava a Ferrara particolarmente motivato. “Penso che il divario finale sia esagerato e non rispecchi il reale valore delle squadre perché loro ad un certo punto hanno mollato e noi sulle ali dell’entusiasmo e della mancanza di pressione abbiamo tirato delle percentuali altissime. Però al di là di quella che è stata la partita sono contento per la squadra perché non volevamo lasciare il campionato con una prestazione come quella di Recanati, quelle prestazioni titubanti che abbiamo avuto ultimamente. Volevamo fortemente dare una dimostrazione al nostro pubblico che ovviamente di fronte a questa sequela di sconfitte nel girone di ritorno si è un po’ allontanato”.

Cosa si può dire ora al pubblico?
“I numeri di oggi non sono certo quelli dei mesi scorsi ed è normale, ma vorremmo invitare il pubblico a crederci ancora: non che adesso vogliamo vincere il campionato ma semplicemente vogliamo dimostrare che questa squadra ha ancora qualcosa da dire, da offrire, da dare. Questa prestazione è un biglietto d’invito per la nostra gente a seguirci ancora soprattutto in due gare di playoff contro Ravenna, per cui un derby molto sentito, e il risultati conseguiti nella stagione regolare non fanno testo. Adesso si riparte contro un’avversaria che sicuramente è fortemente motivata e che sta giocando un girone di ritorno molto buono. Per cui invito la gente a seguirci perché c’è un derby, c’è una partita di playoff, perché ci saranno tensioni, ci saranno emozioni da vivere e questa squadra, se pur decimata, ha ancora qualcosa da offrire”.

A proposito di questo, la prestazione di stasera ha confermato come alla Mobyt manchi qualcosa dal punto di vista atletico e tecnico, ma anche che con un pizzico di continuità si possono assestare prestazioni importanti. 
“Beh, io sono sempre parco di elogi nei confronti dei singoli e rivolgo le mie attenzioni alla squadra nel complesso. però in settimana abbiamo lavorato soprattutto sulla testa di Pipitone. Perché è un ragazzo giovane, molto bravo, molto disponibile, ma troppo buono! E fintanto che lui non capirà che deve spendere la sua dimensione fisica in questo campionato, avrà sempre delle pause e sarà sempre in balia dell’avversario. Io questa sera mi permetto di dire che ha dimostrato di valere questa categoria, perché ha giocato una partita dove non si è acceso e spento, dove non ha fatto una o due cose importanti, ma tante cose importanti ed è ovvio che se noi andiamo a pescare dai giovani , dagli under, che all’inizio giocavano in maniera saltuaria, ed andiamo a cercare una continuità di lavoro e un rendimento più alto qualche chance in più ce l’abbiamo”.

Al di la di tutte le recriminazioni possibili contro la sfortuna, la stagione regolare si è chiusa con un quinto posto ed è tutto sommato un ottimo piazzamento per come si erano messe le cose. 
“A me piacerebbe fare quest’analisi alla fine, a bocce ferme, però la stagione regolare è finita per cui accetto la disamina e provo a sintetizzare. Noi siamo partiti per salvarci, poi questa squadra si è guadagnata il rispetto di tutti e soprattutto del nostro pubblico che ci ha seguito con passione aumentando le presente al palazzetto perché ha iniziato a vincere. In seguito siamo incappati in una serie di gravi incidenti e gravi infortuni che ci hanno privato di giocatori importanti, ma soprattutto di tre giocatori nello stesso ruolo e questo ci ha messo un po’ in difficoltà, ma ci ha messo in difficoltà oltre che tecnica nella nostra testa. Perché dopo l’ennesimo infortunio di Benfatto è venuta a mancare un po’ di fiducia tra i giocatori. Ci siamo un po’ rassegnati e io chiedevo una prestazione di orgoglio perché ci doveva portare fuori da questa situazione, ci doveva consentire di rialzare un po’ la testa. La prestazione di questa sera ci permette secondo me di avere un pochino più di fiducia, di vedere un po’ più di luce in fondo al tunnel… che tunnel non è, perché non siamo sprofondati in un baratro, siamo entrati piuttosto in un piccolo vicolo cieco, ne siamo usciti, ci siamo ritagliati, ricordando da dove siamo partiti, una griglia playoff con il primo turno con il fattore campo favorevole per cui penso che questi ragazzi meritino grande rispetto indipendentemente da chi giocherà e chi non giocherà”.