Terminata gara1 dei playoff, Furlani ha parlato della bella vittoria ottenuta con la solita lucidità puntando a mantenere la concentrazione dei suoi in vista di martedì.
Si chiedeva alla vigilia dei playoff una Mobyt attenta e pronta. La risposta è stata eccezionale per approccio e condotta di gara.
“Incassiamo gli elogi, ma dobbiamo analizzare anche ciò che abbiamo fatto meno bene. Giocando fra 48 ore i temi per fare grandi modifiche non ci sono. Noi abbiamo avuto percentuali di tiro importanti: se chiudi la partita con il 48% da tre vuol dire che hai giocato una partita con capacità balistiche importanti. Non so se la zona con cui ha difeso Ravenna sia stata complice, fatto sta che abbiamo tirato bene con più giocatori. Non solo con gli americani, ma anche con Ferri, Andreaus e Spizzichini con quest’ultimo che ha chiuso virtualmente il match proprio da tre punti. Se prima ci criticavano perché eravamo una squadra solo difensiva, alla luce delle ultime due partite in cui abbiamo segnato 95 e 100 punti vuol dire che abbiamo anche capacità offensive”.
Se il tema della partita è stata il tiro da tre contro la zona, è facile prevedere che anche in gara 2 Ravenna difenderà in questo modo.
“Abbiamo dovuto dare una svolta al nostro approccio tattico a causa della perdita dei tre lunghi a favore di un gioco più perimetrale. Amici ha giocato da finto lungo e questo ha aperto gli spazi. Non so se saremo in grado di ripetere la prova balistica di oggi, ma l’attacco alla zona ha funzionato grazie alla creazione di spazi dettati anche dalle penetrazioni di Jennings. Credo che in realtà ci abbiano messo in difficoltà quando alla fine sono passati a uomo, mettendoci in difficoltà nel riconvertire il nostro gioco anche a causa di stanchezza e mancanza di lucidità. In una serie così lunga è importante anche il discorso energie, bisognerà vedere chi fra 48 ore avrà una riserva da spendere. Noi ci dobbiamo provare alla luce di quanto si è visto oggi. Non ci siamo montati la testa e non credo che Ravenna ci soffra. Questa è una delle squadre più in forma del campionato considerato anche il recupero di Foiera che stasera ne ha messi 13. E’ una squadra molto fisica che ci mette in difficoltà in alcune situazioni di gioco”.
Quindi la tenuta fisica è l’aspetto chiave di gara2?
“Abbiamo speso molte energie, sia nei lunghi sia nei piccoli. Questo perché dobbiamo compensare l’inferiorità di forza fisica mettendoci più energia. Lo stesso Mays deve giocare contro giocatori più potenti. Per questo bisogna essere bravi a difendere di squadra. Oggi abbiamo compensato con delle ottime percentuali al tiro ma in futuro dovremo gestire meglio queste situazioni difensive. Qualche sorpresa ce la siamo tenuta, ma non credo sia ancora arrivato il momento per svelarle”.
Forse i 90 punti subiti sono l’unica macchia nella prova di Ferrara?
“Questo ci dà modo di rivalutare alcune scelte che abbiamo fatto su alcune situazioni. Siamo stati bravi a togliere Rivali dal gioco che è il loro metronomo, Amoni ha fatto dei tiri aperti ma non con buone percentuali. Loro sono giocatori fondamentali. La questione della fisicità andrà valutata bene, anche se i nostri piccoli sono stati molto bravi a contenerli”.
È tornato anche Casadei dopo mesi di infortunio.
“Per l’adrenalina che aveva avrebbe voluto giocare 35 minuti. Ma è un giocatore partrimonio della società e non avrebbe avuto senso rischiarlo. Oggi abbiamo voluto dare un segnale a lui e alla nostra gente. Quando ha fatto centro dall’angolo sembrava avesse vinto il campionato, ma è giusto così. Un giocatore che rientra dall’infortunio deve provare queste sensazioni, sperando che andando avanti possa darci qualche minuto in più. Quando l’ho fatto entrare gli ho detto di non esagerare, perché non volevo si mettesse in condizione di rischiare. Ovviamente non ha la tenuta e la reattività per tenere a livello difensivo, ma il segnale che possa essere insieme ai suoi compagni a gioire e soffrire è una cosa fondamentale per noi, visto tutto quello che è successo durante la stagione”.
foto di Fabrizio De Simone