Novanta minuti di sbadigli. E’ questo il responso finale di San Marino-SPAL. Finisce 0 a 0, risultato che qualifica i biancazzurri di Oscar Brevi alla prossima fase della Coppa Italia di categoria, ma aspettarsi qualcosa di piu’ era legittimo. Tanta fisicita’ ma poche idee, per essere buoni. La manovra e’ praticamente inesistente, e sulle fasce Di Quinzio e Filippini hanno le polveri decisamente bagnate. Sarebbero loro, in assenza di un uomo di qualita’ in mezzo al campo, a dover accendere la luce, e in realta’ non sarebbe nemmeno cosi’ azzardato chiedere pentole e coperchi agli esterni di un evidentissimo 4-2-3-1 apparentemente offensivo, ma di fatto rinunciatario. Fioretti è l’unico terminale offensivo di un reparto avanzato asfittico, quasi mai innescato da Landi e Gentile, che, a onor del vero, di mestiere non fanno i registi. Quello c’era, ma sappiamo tutti com’e’ finita. Ora tocca a Togni, la bacchetta passera’ nelle sue mani, senza se e senza ma. Brevi lo aspetta, e intanto lavora sullo spirito di sacrificio. Qualcosa sotto questo punto di vista si è visto, va detto, e spesso i giocatori si sono aiutati a vicenda, magari a tappare buchi in copertura o a dar manforte in area di rigore per difendere uno risultato, in soldoni, positivo.
Le occasioni nitide da gol si contano seriamente sulle punte delle dita di una singola mano e la prima porta la firma di Gasparetto dopo pochi secondi di gioco. Ovviamente arriva da calcio piazzato, schema che in futuro potrebbe riservare non poche gioie ai biancazzurri proprio perche’ l’ex Cittadella, complice l’altezza watussiana, è un pericolo costante per le difese avversarie. In ogni caso la sua prima testata finisce alta sopra la traversa di Migani, brivido passato. Un buon inizio, poi quasi zero. La partita la fa il San Marino, che trova nel giovanissimo Sensi l’uomo che puo’ dare la scossa alla partita. Le sue giocate sulla trequarti fanno diventare matti Landi e Gentile, che spesso e poco volentieri devono ricorrere al fallo sistematico per fermarlo, e a volte non basta nemmeno quello. E la più ghiotta occasione sanmarinese non poteva che nascere da una sua brillante intuizione: diagonale filtrante a tagliare fuori sia Giani che Gasparetto, che ha comunque il merito di spingere fuori dallo specchio della porta La Mantia, destinatario del cioccolatino del gioiellino di proprietà del Cesena. Risultato: destro secco sull’esterno della rete, Menegatti graziato.
E’ questo l’ultimo sussulto del primo tempo, e piu’ in generale dell’intera partita, anche se nei secondi 45 minuti la SPAL sembra poter creare qualcosina in più, ma senza scoprirsi troppo. Germinale ingrana e fa sentire il fisico, Fioretti cerca in qualche modo di farsi valere, ma purtroppo Di Quinzio e Flippini continuano a giocare a guardia e ladri nel ruolo di chi si deve nascondere. Il San Marino cala, gli estensi mantengono un livello accettabile ma poco concreto, e senza i soliti piazzati ben calciati da Filippini ci sarebbe poco da dire. I cambi non portano grossi miglioramenti in dote, tranne il buon ingresso di Lazzari, bravo a sfruttare bene la dozzina di minuti concessi da Brevi. Per lui una discesa interessante sulla destra, mentre dall’altra parte Finotto litiga con il fuorigioco. Benino cosi’, siamo pur sempre a fine agosto, ma domenica prossima contro il Pontedera servirà ben altro per mettere nel sacco i tre punti.
SAN MARINO-SPAL 0-0
SAN MARINO (4231): Migani; Farina, Fogacci, Ferrero, Bangoura; Valeriani (dal 17′ s.t. Soligo), Poletti; Coto, Sensi, Muntadas (dal 36′ s.t. Miravent); La Mantia (dal 41′ s.t. Pesaresi). A disp.: Vivan, Russo, Demontis, Cicarevic. All.: D. Rodriguez.
SPAL (4231): Menegatti; Ferretti, Gasparetto, Giani, Legittimo; Gentile (dal 31′ s.t. Bellemo), Landi; Filippini, Germinale (dal 37′ s.t. Lazzari), Di Quinzio (dal 20′ s.t. Finotto); Fioretti. A disp.: Albertoni, Rosina, Silvestri, Veratti. All.: O. Brevi
ARBITRO: Ranaldi di Tivoli.
AMMONITI: Poletti (SM), Landi (SP), Gentile (SP), Valeriani (SM).
NOTE: serata ventilata, terreno in eccellenti condizioni. Angoli: 6 a 5 per la SPAL. Recupero: pt 0′, st 3’. Spettatori 300 circa con buona rappresentanza di sostenitori spallini.