Dopo la vittoria trionfale dell’esordio abbiamo ascoltato le parole di coach Furlani e di uno dei protagonisti più inaspettati, Vincenzo Pipitone.
ADRIANO FURLANI
Coach, è stato un ottimo esordio. Per 35 minuti abbiamo visto una grande Mobyt sia in difesa sia in attacco.
“Mi dispiace sentir parlare di 35 minuti. Non voglio mettere la croce addosso a chi è entato per quei minuti che hanno determinato il break negativo. Questa squadra deve ancora capirsi fino in fondo. Se giochiamo come fatto per buona parte della partita, allora possiamo dimostrare di avere molte armi offensive. Loro erano a 56 punti a 5 minuti dalla fine. Vuol dire che in difesa abbiamo avuto il giusto atteggiamento. Inoltre in cinque sono andati in doppia cifra, a dimostrazione del fatto che possiamo pescare da più giocatori per quanto riguarda i punti. E mi piace sottolineare anche i soli due tiri del capitano, a testimonianza dell’atteggiamento di disponibilità al sacrificio di Ferri. Se riusciamo a mantenere questi equilibri possiamo crescere. Vincere di 25 sarebbe potuto essere pericoloso perché ci avrebbe illuso di essere già arrivati. È Lo stesso che ho detto a Pipitone, oggi è una partenza non un arrivo. Se Vincenzo lo capisce, allora può diventare un giocatore molto importante”.
Un valore aggiunto alla vittoria è dato dalla qualità degli avversari, tra i più attrezzati per la categoria.
“La dimostrazione della loro qualità è avvenuta quando abbiamo abbassato il ritmo. Hanno trovato tiri ad alta percentuale con azioni di qualità. Non frutto della disperazione, ma della mancanza di un avversario che ci mettesse l’intensità iniziale. La situazione era stata complessa anche ad inizio terzo quarto, in cui avevamo iniziato molli. Grazie all’inserimento di Amici abbiamo recuperato fisicità e aggressività che ci ha permesso di superare il momento critico. Ma la squadra deve ancora crescere, siamo ancora alla ricerca di equilibrio e continuità. Capiremo chi siamo quando troveremo queste due dimensioni.
Per il futuro prossimo che indicazioni ci ha dato questa partita?
“Dobbiamo trarre delle osservazioni dai progressi fatti rispetto alle amichevoli. Soprattutto a livello difensivo abbiamo fatto veramente passi da gigante. Rispetto all’equilibrio abbiamo bisogno di tempo, perché se Hasbrouck sembra che sia qui da vent’anni, Huff ha ancora bisogno di capire il campionato italiano. Adesso lui è un solista con alcuni acuti interessanti ma che spesso è fuori dal coro, è un ragazzo intelligente e con un po’ di tempo in più per metterlo in condizione di dare un contributo importante”.
VINCENZO PIPITONE
Vincenzo, ti aspettavi un esordio così positivo?
“Sinceramente sono un po’ emozionato, essendo l’esordio ci tenevo a fare bene. Non pensavo però che potesse andare in questo modo”.
Oggi abbiamo cominciato a tracciare la strada corretta.
“La strada è comunque in salita, come sempre. Anche oggi abbiamo fatto una buona prestazione, ma siamo caduti di nuovo in alcuni errori già visti nel precampionato, come i rimbalzi difensivi. Quindi dobbiamo continuare a lavorare soprattutto su questi aspetti”.
Non solo Pipitone, tutta la panchina ha dato un contributo.
“Ognuno di noi deve mettere il suo mattoncino per contribuire alla vittoria, da Ghirelli e i ragazzi più giovani ad Amici che anche oggi ha cambiato il ritmo alla partita”.
Una delle note positive è stata sicuramente la reazione al tentativo di rimonta.
“Sì, siamo stati bravi a concentrarci ed alzare il ritmo. Abbiamo rincominciato a girare palla in modo veloce e preciso e abbiamo guadagnato nuovamente margine”.
Tornando alla tua prestazione, quanto è figlia del lavoro infrasettimanale?
“Sicuramente avere a che fare con Benfa ogni allenamento mi permette di migliorare moltissimo. Oltre ai consigli, è utile perché ogni allenamento è una vera battaglia. A onor del vero, malgrado i miglioramenti, mi porta ancora a scuola”.