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A meno che Davide Di Quinzio non soffra di meteoropatia e stia scontando le conseguenze del mutevole tempo che aleggia su Ferrara, c’è da credere che il suo umore non proprio brillante abbia a che fare con il minutaggio finora esiguo che gli è stato accordato nella prima parte di campionato. In tutto quarantasei minuti nell’arco di otto incontri, di cui dieci contro il Teramo. Meno di lui hanno giocato solo Bellemo (ventinove), Veratti (zero) e Albertoni (zero). Un po’ poco se si pensa all’estenuante tira e molla estivo tra SPAL e Albinoleffe per riportare il centrocampista milanese in biancazzurro.

Tuttavia DDQ si sforza di sorridere al momento di entrare nella sala stampa di via Copparo, in occasione del tradizionale incontro di inizio settimana. E ribadisce di voler fare tutto il possibile per far cambiare idea a Oscar Brevi: “E’ chiaro che star fuori ancora, dopo aver passato mesi fermo per infortunio, è dura. Non posso certo essere felice al cento per cento. Mi piacerebbe poter giocare di più, però devo rispettare le decisioni del mister. Da parte mia lavoro duro in allenamento per farmi notare e prendermi lo spazio che vorrei”. Il passaggio dal 4231 al 352 potrebbe non aver aiutato in tal senso. Ma Di Quinzio smentisce: “Credo di poter giocare da esterno anche questo modulo, anche se Legittimo e Ferretti hanno caratteristiche diverse dalle mie. Adattarmi da interno nel centrocampo a cinque? In teoria lo potrei anche fare, è un ruolo che ho coperto anche a Cuneo. Ma la concorrenza è forte anche in quel settore”.

Nel frattempo Di Quinzio ha fatto il suo debutto al Mazza nella parte finale del match col Teramo: “Il mister mi ha chiesto di correre dietro a tutti e puntare l’uomo quando possibile. Purtroppo era una fase in cui c’era un po’ da soffrire, ma penso che nel complesso il pareggio sia stato il risultato giusto. Le occasioni ci sono state per entrambe le squadre e credo che il Teramo metterà in difficoltà tutti quanti”. Archiviato il punto, è tempo di pensare alle due gite in Toscana che attendono la SPAL da qui a fine mese: “Prato e Grosseto sono trasferte non certo facili, ma noi non abbiamo nulla di meno rispetto agli altri. Andremo là per fare tre punti, questo è ovvio”.