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Alla vigilia del confronto contro Matera dalla Mobyt ci si aspettava una prova di sostanza, in grado di allungare l’imbattibilità casalinga e di allontanare le critiche per lo scarso rendimento esterno in questo campionato. Invece i biancazzurri sono incappati in una clamorosa sconfitta interna contro i lucani dopo aver condotto la partita per tutta la partita, meno due minuti. Un inspiegabile blackout nel finale di gara è costato così due punti al team allenato da coach Furlani, aprendo così la strada a diversi interrogativi sul valore effettivo dell’organico estense.

L’inizio è rassicurante. Ferrara gioca sul velluto galvanizzata dall’ottima vena realizzativa da tre:  dopo meno di due minuti dalla palla a due sono già quattro le triple nel sacco, grazie soprattutto al solito Hasbrouck. Il primo timeout ospite arriva poco dopo, proprio per cercare tamponare l’emorragia che aveva portato il punteggio sul 14-5. Malgrado il tentativo di coach Di Lorenzo la forbice continua ad aprirsi per merito di un onnipotente Hasbrouck (12 punti in cinque minuti incredibili) e dei due falli commessi da Tagliabue e Greene che vengono preservati in panchina. Un primo quarto molto prolifico per i due attacchi si conclude 26-20 grazie al finale in crescendo degli ospiti che segnano due bombe di fila. Dopo la scorpacciata dei primi 10 minuti le squadre tornano in campo più caute e meno ispirate in attacco (appena 3 i punti segnati da Ferrara in altrettanti minuti). Matera rimane in partita grazie al gioco muscolare e ai rimbalzi offensivi, così coach Furlani sperimenta per la prima volta il doppio lungo. L’esperimento funziona a metà, a causa degli errori al tiro e qualche rotazione pigra in difesa. La Mobyt non riesce a scrollarsi di dosso gli ospiti e all’intervallo lungo il punteggio è 40-33.

Dopo un secondo quarto letargico, Hasbrouck torna in campo deciso ad archiviare la pratica il prima possibile. Gli basta un minuto e spicci per mettere in ginocchio la difesa ospite grazie a 5 punti di puro talento. Peccato che, dei suoi compagni, solo Benfatto lo segua e che la difesa lasci troppo spazio a Green e soci. Furlani, vedendo la poca intesa dei suoi, soprattutto in fase difensiva,  prova a mischiare le carte con la zona. Anche in questo caso l’impatto iniziale è buono, ma gli ospiti confermano di possedere ottimi anticorpi per le iniziative dei padroni di casa e si adattano presto al nuovo stile di gioco. Matera rosicchia punti azione dopo azione e il terzo quarto si conclude con sole tre lunghezze di vantaggio per Ferrara.

Qualche spettro comincia ad aleggiare sul parquet quando Circosta dalla lunetta riporta i suoi sul -1. Ma è Benfatto a travestirsi momentaneamente da ghostbuster e a rilanciare la fuga dei suoi con due canestri di pregevole fattura. Rotti gli indugi ci pensano Ferri e Casadei (su assist da quarterback di Amici) a portare Ferrara nuovamente su un distacco apparentemente rassicurante che Hasbrouck trasforma in doppia cifra a 6 minuti dal termine. Sembra tutto sistemato quando Castelli a 3’15” dal termine segna dalla media il +9, ma Ferrara si squaglia proprio sul più bello: salgono in cattedra Greene – con le sue fiammate fatte di atletismo e talento – e l’ottimo Fallucca. I loro 14 punti e alcune palle perse di Amici (cinque in totale a fine partita) e Benfatto sono il carburante che porta al mortifero parziale di 0-10 con cui Matera torna inaspettatamente avanti in meno di 2 minuti di gioco. A nulla servono i tentativi da dietro l’arco dei 3 punti di Ferri e Casadei, tanto favorevoli ad inizio partita quanto velleitari nel concitato finale di gara. L’ultima persa del capitano, che prova a scaricare dopo essersi imbottigliato tra le maglie avversarie, è il simbolo della resa di Ferrara, costretta ad alzare bandiera bianca dopo un’intera partita passata in vantaggio.

MOBYT FERRARA – BAWER MATERA 75 – 80
(26-20); (40-33); (62-59)

MOBYT FERRARA: Huff 2, Bottioni ne, Castelli 6, Amici 4, Ferri 8, Casadei 6, Benfatto 22, Pipitone 2, Verrigni ne, Proner ne, Ghirelli, Hasbrouck 25. All.: Furlani.
BAWER MATERA: Cucco, Greene 22, Fallucca 12, Caceres 2, Richard Smith 6, Baldasso 5, Giarelli 4, Circosta 6, Bonessio 18, Tagliabue 5. All.:Di Lorenzo.

ARBITRI: Gagliardi, Maffei, Vita.