Non bastano un modulo più sbarazzino e uno stile di gioco palla a terra per risollevare la SPAL. Ancora una volta la squadra si è dimostrata fragile dal punto di vista psicologico, ma soprattutto incapace di sviluppare trame offensive veramente degne di nota.
MENEGATTI 5 – Impossibile non assegnargli una parziale responsabilità sul pasticcio che genera il primo gol della Carrarese. Può far valere come attenuanti l’inattesa decisione di Gasparetto di ridargli il pallone e le condizioni del campo. Si riscatta più tardi distendendosi sul diagonale dalla distanza di Gorzegno. In occasione del raddoppio dei toscani può solo tentare una disperata uscita, ma lì non c’era nulla da fare se non sperare in un aiuto dalla buona sorte.
LAZZARI 6 – Debutta nell’inedito ruolo di terzino destro nella difesa a quattro. Il passo per coprire l’intera fascia non gli manca e infatti fa girare il contachilometri più di tutti gli altri. Crea la prima occasione della partita e si fa vedere con una certa regolarità, guadagnando un po’ di punizioni, almeno fino allo 0-2. Poi la tristezza finisce per attanagliare anche lui.
GASPARETTO 5 – Quando è ora di saltare di testa non ci sono problemi, quando invece è ora di disimpegnarsi con i piedi finisce col mettere i brividi al pubblico del Paolo Mazza. Da un suo retropassaggio abbastanza improvvido ha origine il primo gol della Carrarese. Sfiora il gol con un colpo di testa nella ripresa.
ALDROVANDI 5.5 – Fa leggermente meglio del suo compagno di reparto, ma non è che offra impressione di straordinaria solidità.
GIANI 5 – Da un lato delude nella veste di terzino sinistro, dall’altra finisce con l’essere il giocatore più pericoloso della SPAL. Nella fattispecie con un cross sbilenco che quasi inganna Calderoni e con una punizione di poco alta. Dettaglio che la dice lunga sulla caratura offensiva di questa SPAL.
FILIPPINI 4.5 – Semplici gli affida il compito di iniziare l’azione nel caso Togni finisca imbrigliato nelle marcature gialloblu. Inizia propositivo e mostra coraggio tentando anche una sforbiciata nel primo tempo. Nella ripresa sparisce dai radar e si segnala solo per il secondo cartellino che lo manda anticipatamente sotto la doccia.
TOGNI 4.5 – Parte molto indietro, quasi sulla linea dei difensori, e gioca qualche pallone in più grazie al nuovo sistema di gioco. Col passare dei minuti allarga il suo raggio d’azione, ma senza incidere. Da lui ci si aspetta un’apertura, una verticalizzazione, un calcio di punizione ben calciato. Ma non fa vedere niente di tutto ciò. Rappresenta uno dei flop di mercato più evidenti di questa SPAL.
GENTILE 4.5 – In estate era stato presentato come l’uomo che avrebbe dovuto garantire il giusto connubio di quantità e qualità a centrocampo. Contro la Carrarese l’unico indicatore di quantità della sua prestazione sta nel numero assurdo di palloni persi, mentre della qualità proprio non c’è traccia. Esce coperto dai fischi del Paolo Mazza.
(dal 29′ s.t. DE CENCO 4.5) – Un quarto d’ora che si conclude mestamente con un cartellino rosso. L’arbitro probabilmente lo sanziona con troppo zelo, ma non è che avesse concluso granché fino a quel momento.
DI QUINZIO 5 – Inizia vivace, lasciando pensare che potrebbe essere la sua giornata. Pur impegnandosi, non tiene fede a simili aspettative e naufraga anche lui dopo i primi quindici incoraggianti minuti di gioco.
FINOTTO 5 – Esce nettamente sconfitto dal confronto col suo dirimpettaio Berra. Prova a far valere velocità e tecnica, ma sbatte quasi sempre contro il tenace avversario. E’ l’unico del terzetto offensivo a provare qualche tiro in porta su azione, per la verità senza successo.
FIORETTI 4.5 – Sembra nettamente sfiduciato. La presenza di due compagni nel settore d’attacco lasciava presagire qualche rifornimento in più, ma così non è stato. E nelle poche volte in cui il pallone gli arriva non ne combina una giusta. Tira in porta una sola volta, nella ripresa, colpendo l’esterno della rete. Anche lui deve fare i conti con i fischi del Mazza. Semplici, che lo conosce bene, dovrà ricostruirne il morale.
(dal 22′ s.t. GERMINALE 5) – Vaga senza meta per circa mezz’ora, nel momento più buio di un’intera stagione.
SEMPLICI ng – Non gli si possono certo chiedere miracoli. E in questo momento far vincere questa SPAL sembra esserlo. Lo attende un durissimo lavoro sul piano psicologico, perché questa squadra finisce col deprimersi troppo facilmente alla prima vera difficoltà. Non è un caso che una volta sotto si dimostri incapace non solo di rimontare, ma anche di far credere di poterci riuscire. I propositi di modulo offensivo e gioco palla a terra sono apprezzabili, ma con questi presupposti caratteriali non pagano. C’è da credere che non veda l’ora arrivi il 2 gennaio per accogliere rinforzi.
CARRARESE: Calderoni 6; Berra 6.5, Sbraga 6, Teso 6, Gorzegno 6 (dal 42’s.t. Lancini ng); Brondi 6, Castagnetti 5.5, Pedone 5.5 (dal 23’s.t. Galli 6); Merini 7, Belcastro 7 (dal 34’s.t. Gherardi ng), Cellini 6.5. All.: G.M. Remondina 6.5