In un colpo solo la SPAL ha messo fine alla sua preoccupante astinenza da vittorie interne e ha finalmente battuto il Savona al Mazza per la prima volta dal 1932. Insomma, per una domenica i tifosi biancazzurri possono sorridere e lo possono fare grazie ai gol messi a segno da Zigoni e Fioretti a cavallo tra il primo e il secondo tempo. Per la squadra di Semplici vincere era l’obiettivo minimo richiesto vista la classifica, ma vista anche la pochezza della prova di un Savona mai in grado di creare pericoli in fase offensiva.
SPAL e Savona sono arrivate all’appuntamento entrambe bisognose di riscatto, ma in avvio non sembrano esattamente animate da un fuoco sacro, né dalla determinazione di far vedere che i punti servono come l’ossigeno. La SPAL prova a fare la partita, ma non è che riesca a concludere granché in avanti, malgrado l’impegno profuso da Fioretti e Zigoni. Non che il Savona mostri molto di più: i liguri si affidano alle invenzioni di uno Scappini tutto sommato ben controllato da Aldrovandi e Gasparetto. Sugli spalti si sbadiglia e si maledice ogni singolo errore di impostazione e non sono pochi. I pochi spunti veramente interessanti per i biancazzurri giungono come al solito dalle discese di Lazzari, ma Addario non corre particolari pericoli. Potrebbe correrne uno al 17’, quando Fioretti sfrutta un maldestro liscio di Marconi: l’attaccante però mette fuori da posizione decentrata. Gli errori in campo sono davvero tanti e non contribuiscono certo a rendere emozionante la contesa. La SPAL si fa comunque preferire e al 28’ va vicina al vantaggio con un colpo di testa di Fioretti che impatta sulla traversa sugli sviluppi di un calcio di punizione di Togni. I biancazzurri sbagliano tanto, ma se non altro mostrano di credere nelle loro possibilità. Il pressing alto degli attaccanti genera un recupero molto interessante in zona d’attacco, se non fosse che poi Gentile e Zigoni finiscono con ostacolarsi a vicenda al momento del tiro. Nel finale di tempo il Savona scompare dai radar e mette a nudo le sue evidenti lacune in fase difensiva, lasciando a Gerbaudo la possibilità di colpire quasi indisturbato sul pallone offerto da Fioretti. Il centrocampista ex Juventus calcia di prima intenzione mettendo sopra la traversa. Ironia della sorte, il gol che il pubblico del Mazza aspettava da tre mesi e mezzo nasce da un’iniziativa dei giocatori più sottotono fino a quel momento. È infatti Federico Gentile a smarcare di tacco Zigoni, che entra in area, vince un rimpallo e trafigge Addario con un tiro sporco un po’ di punta e un po’ d’esterno. Poco importa, il portiere tocca appena e la palla varca la linea sotto una Ovest che finalmente può liberare un urlo di gioia. L’ultimo risaliva al 43’ di SPAL-Lucchese del 28 settembre 2014.
Il vantaggio di fine primo tempo consente alla SPAL di rientrare in campo senza ansie particolari, se non quella di mantenere le cose come stanno e magari provare a rendere più ampio il margine di vantaggio. Gli avversari provano invece a mandare un segnale immediato con un destro da distanza siderale di Morosini che non spaventa minimamente Menegatti. Quando privo del possesso di palla il Savona aspetta e non esercita esattamente un pressing forsennato. La SPAL prende nota e castiga i ragazzi di Aloisi con un’azione interamente imperniata sulla circolazione di palla: Lazzari per Togni, imbucata centrale per Fioretti che prende la mira e inchioda in rete dai venti metri. Dopo nemmeno dieci minuti di ripresa i titoli di coda sembrano essere pronti. I cambi approntati da Aloisi (Bianconi per Casarini e Demartis per De Feo) non modificano il corso della gara, anche se Demartis si fa notare per un paio di urla intese a scuotere i suoi compagni. Neanche queste sembrano avere particolare effetto e la gara si trascina senza sussulti degni di nota fino al 29’, quando un’accelerazione di Gentile mette Zigoni di fronte ad Addario, ma il controllo del centravanti è impreciso e porta la difesa ligure a sbrogliare la situazione. Pur senza strafare la SPAL si rende pericolosa poco dopo con un’incursione di Lazzari che si conclude con una conclusione respinta dal palo. Il ribaltamento di fronte per poco non consegna il gol della speranza al Savona, grazie a un cross di Carta su cui non arrivano né Bianconi né Menegatti. Il numero diciotto biancoblu ci prova anche nelle battute finali con un tiro debole e una deviazione di testa, ma è troppo poco per riaprire i giochi. La SPAL torna al successo casalingo, allontana la zona playout e può iniziare a preparare con maggiore fiducia la trasferta a Santarcangelo di Romagna.
SPAL-Savona 2-0 (1-0)
SPAL (532): Menegatti; Lazzari, Silvetri, Gasparetto, Aldrovandi, Nava (dal 41’ s.t. Giani); Gentile, Togni, Gerbaudo (dal 20’ s.t. Di Quinzio); Fioretti (dal 35’ s.t. Finotto), Zigoni. A disp.: Albertoni, Capece, Cottafava, Landi. All.: Semplici.
SAVONA (352): Addario; Antonelli, Ficagna, Marconi; Carta, Morosini (dal 39’ s.t. Gemignani), Taddei, Casarini (dal 10’ s.t. Bianconi), Giorgione; Scappini, De Feo (dal 18’ s.t. Demartis). A disp.: Rossini, Galimberti, Russo, Cabeccia. All.: Aloisi.
ARBITRO: Sig. Mastrodonato di Molfetta (assistenti: Tribelli e Moraglia).
MARCATORI: 41’ p.t. Zigoni (Sp); 8’ s.t. Fioretti (Sp).
AMMONITI: Lazzari (Sp), Giorgione (Sa).
NOTE: pomeriggio soleggiato, campo in discrete condizioni. Angoli: 4 a 3 per la SPAL. Recuperi: pt 1′, st 5’. Spettatori: 2.880.