La sfida tra Ferrara e Tortona è stata contrassegnata da un’elevatissima intensità, in cui scontri fisici e giocate di coraggio hanno fatto la differenza.
Huff 6 – Non una prestazione speciale quella di Troy, che non riesce ad incidere come vorrebbe. Da ricordare il suo grandissimo gesto atletico nel quasi alley-oop fermato dal fallo di Valenti e un bel rimbalzo d’attacco in un momento di difficoltà dei suoi. Coach Martelossi è costretto a tenerlo in panchina per buona parte del secondo tempo a causa di una probabile distorsione alla caviglia, con l’augurio e la speranza che si rimetta il prima possibile.
Castelli 8 – Vero MVP della gara. Il bello di questo ragazzo è che pur non avendo cominciato la stagione nel migliore dei modi, non ha perso la testa continuando a lavorare duramente in palestra con i compagni e ora è uno di quelli che fa la differenza in casa Mobyt. Ottime soluzioni in attacco nonostante le percentuali al tiro non troppo dalla sua (5/12 dal campo), grande difesa su un Crockett in stato di grazia (32 la sua valutazione alla fine) e tanta voglia di vincere. Un super valore aggiunto rispetto ad inizio anno.
Ferri 6,5 – Gara di profilo più basso rispetto alle uscite recenti, ma il capitano è anche questo, sa quando mettersi da parte per il bene della squadra. Come al solito mostra una grinta da leone su entrambi i lati del campo e mette una tripla in un momento davvero importante. Ma, come detto, questa non era la sua partita.
Benfatto 7 – Molto cercato dai compagni ad inizio gara, lui risponde con canestri importanti per restare a contatto degli avversari. Impreparato nei primi minuti alla difesa su Rotondo, lasciato troppo libero in alcune occasioni, si adegua poi ad uscire un po’ più spesso dalla sua solita zona di lavoro con ottimi risultati. Anche per lui gara quasi perfetta al tiro (6/7) a cui somma 13 fondamentali rimbalzi catturati, di cui 4 in manovra offensiva.
Hasbrouck 7,5 – Solita partita di pregevole fattura per il marziano con passaporto USA, nonostante fosse preso di mira, a volte anche fisicamente parlando, da tutta la difesa avversaria. Le decisioni arbitrali non lo aiutano: nessun problema, dal canto suo piazza 24 punti con alcune giocate decisive nei momenti caldi della gara e la costante difesa velenosa sul portatore di palla. Senza di lui sarebbe sicuramente stata un’annata diversa per i biancazzurri.
Amici 7 – Partita ruvida? Testosterone a mille? Contatti al limite del legale? Ale ci sguazza e quando riesce a mantenere l’autocontrollo, cosa che in quest’ultimo periodo gli riesce estremamente bene, diventa una pedina indispensabile. Difesa rocciosa, suo marchio di fabbrica, canestri nel traffico e intimidazione, questo è quello che ha messo in campo oggi. Il tiro dalla lunga distanza non va, con un solo bersaglio in un momento topico della partita; peccato per le 4 palle perse, ma è comunque uno dei migliori di questa domenica.
Casadei 6 – Alla prima apparizione in campo sembra faticare a trovare una posizione soprattutto in difesa dove è costretto a fare il doppio lavoro in uscita sull’ottimo pick&roll degli avversari lasciando libero il tagliante. Rientra poi nel momento caldo della gara e riesce ad inserirsi nel gioco, non tanto nel realizzare canestri (2/6 dal campo con 0/2 da 3 punti), ma mettendo a segno tutta una serie di quelle giocate che non vanno a referto e non quantificabili in cifre.
Pipitone n.g. – Solo 6 minuti in campo prima di una bruttissima botta alla testa rimediata in uno scontro con un avversario in fase di rimbalzo, che lo ha costretto alla panchina e ad ulteriori accertamenti a fine gara. Peccato perché sembrava essere entrato in partita.
Bottioni n.g. – Anche per lui solo 4 minuti o poco di più sul parquet. Poco per giudicare, ma sapendo che anche lui può rendersi davvero utile alla causa comune.