Dopo i due giorni di pausa concessi da Leonardo Semplici, la SPAL è tornata al lavoro in via Copparo. Per la verità il tecnico fiorentino è stato costretto a scontare un giorno extra di riposo a causa di un principio influenzale che lo ha costretto a casa. Assente anche Valerio Nava, che sarà impegnato domani con la nazionale under 20, mentre Silvestri e Veratti hanno svolto un allenamento differenziato. Come se non bastasse, il maltempo ha costretto la squadra a programmare lo spostamento dell’allenamento di domani a Finale Emilia.
Chi invece era presente e ha dato l’impressione di stare bene è Federico Gentile, che al termine dell’allenamento è passato dalla sala stampa per comunicare le sue impressioni: “Ad Ancona ce la giocheremo alla morte come sempre. Rispettiamo il gemellaggio, ma non andiamo di certo là con l’intenzione di fare una scampagnata”. Naturale chiedere al centrocampista romano cosa sia cambiato di recente negli ingranaggi della SPAL: “Gli ultimi risultati sono stati fondamentali a livello psicologico, è tornata una serenità che ci aveva abbandonato da troppo tempo. Ci siamo sbloccati e siamo venuti fuori alla grande. In passato a volte ci è mancata la personalità, soprattutto perché siamo una squadra giovane, ma siamo sempre stati consapevoli delle nostre qualità. Le ultime vittorie ci hanno compattato ancora di più e adesso sul campo prevale la forza del gruppo”. Oltre allo stato mentale anche quello fisico è scoppiettante. Ritmi veloci, più dinamismo, questa nuova SPAL sembra in forma smagliante: “Diciamo che ora gambe e testa vanno di pari passo e sotto questo punto di vista non possiamo che migliorare. Sicuramente grossi meriti li ha il mister: è arrivato in una situazione particolare, ha stravolto i metodi, ha lavorato sodo e adesso sta raccogliendo i frutti”.
I biancazzurri insomma sembrano aver raggiunto una propria identità di squadra e un proprio equilibrio psicofisico. Eppure non sono lontani i tempi in cui si parlava di rischio play-out. E’ bastata una settimana per capovolgere la situazione e ora che lo sconforto ha lasciato spazio all’euforia, Gentile preferisce mantenere i piedi saldi a terra: “Ci sono stati momenti davvero difficili e in alcuni casi siamo stati anche pochi aiutati dall’esterno, perché si è fatto di ogni mezza sciocchezza un caso e questo di certo non ha giovato alla squadra. Ora che abbiamo vinto, invece, sembra che sia tutto facile e stupendo, ma noi sappiamo che non è così e questo ci carica ancora di più. A inizio anno mi è stato detto di giocare un ottimo campionato e di arrivare tra le prime dieci posizioni. Poi ne abbiamo sentite di diverse, c’è stato un momento che puntavamo a vincere, l’altro a salvarci. Abbiamo trovato degli ostacoli sul nostro cammino, siamo riusciti ad uscirne e ora dobbiamo concludere al meglio la stagione, mettendo le basi per poter crescere l’anno prossimo”. Il centrocampista chiude il suo intervento, scherzando su questo primo gol al Mazza che proprio non vuole arrivare: “Purtroppo non riesco a segnare in casa. Oltretutto le occasioni le ho avute quindi mi tocca beccarmi anche gli insulti. Sono anche un po’ in ritardo rispetto ai miei standard, nonostante non sia un bomber. Spero di togliermi questa soddisfazione prima della fine del campionato”.