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Una SPAL finalmente bella di notte e supportata da oltre 3 mila spettatori, impiega un tempo ad avere ragione di un Forlì malmesso e privo di Drudi (squalificato), Hamlili, Jidayi e Cejas (infortunati). I gol: dopo quattro minuti è Finotto liberato da Zigoni ad andare dritto per dritto in porta, superare Fantini e infilare Casadei; nel finale di tempo una punizione di Gerbaudo trova lo scalpo di Cottafava che, con l’aiuto del palo, batte per la seconda volta l’estremo difensore ospite. La ripresa, con buona pace del Forlì che reclama per un rigore su Docente, va consegnata agli amanti delle statistiche: giusto il tempo di far correre il cronometro fino al 39’ con il terzo gol firmato da Togni su calcio di punizione battuto in maniera esemplare dopo che i romagnoli erano rimasti in dieci per il rosso comminato a Fantini. Sembra davvero una marcia inarrestabile quella della SPAL che, in questa gradevolissima serata di inizio primavera e con la salvezza ormai definitivamente archiviata, continua una disperata e incredibile rincorsa verso i play-off: è la quinta vittoria consecutiva, la sesta chiusa senza subire reti e con ben 12 gol all’attivo per la truppa di Semplici. Il popolo spallino ci crede e fa festa. Il popolo spallino sogna. Perché fermarsi proprio adesso?

Gagliarda, serena, piacevole e piacente: è il ritratto della SPAL di Leonardo Semplici finalmente sgravata di troppe inutili e incombenti pressioni e capace, nell’ultimo mese e mezzo, di raddrizzare un’andata non proprio conclusa sotto il migliore degli auspici: 18 punti su 24 sono semplicemente quello che di meglio non si poteva chiedere ma, soprattutto, di più non ci si poteva aspettare. Tramortito, inebetito e frastornato è apparso, al contrario, il Forlì di Aldo Firicano che proprio non riesce a scrollarsi di dosso il discorso play-out, ormai a un passo, incapace di dar seguito alla roboante vittoria di qualche giorno fa contro l’Ascoli.

Poco fa il Forlì, a dirla tutta, per impensierire la SPAL e quello che pur produce neppure è di gran fattura: Melandri e Docente, i due spauracchi per eccellenza (16 gol in due) punzecchiano a scartamento ridotto la retroguardia spallina: solo due punizioni di Fantoni rischiano di far capitolare l’imbattibilità della porta difesa da Menegatti salita, oggi, a quota 540 minuti. Poi il nulla. I ferraresi, dal canto loro, giocano semplici e precisi, corti e quadrati: palla a terra e mai buttare via il pallone è il credo di un allenatore che ha il pregio come pochi altri passati da queste latitudini di far giocare malissimo gli avversari e riuscire a far risaltare la singola disposizione dei calciatori in campo come fossero le stelle più belle del firmamento calcistico: ognuno riesce a sentirsi il migliore per quello che riesce a dare e niente più ed è inconfutabile che il merito di questo cambio di rotta porti la firma del ‘toscanaccio’.

Ma c’è ancora tanto da lavorare, soprattutto occorre farlo in prospettiva perché i finali di campionato, spesso, illudono e confondono. Nel bene come nel male. Tifosi, dirigenti e addetti ai lavori.

Col Forlì rimarrà impressa negli occhi questa serata finalmente perfetta in campo e sugli spalti per continuare la rincorsa infinita su questa impossibile salita, impervia e controvento che porterebbe, addirittura, fino ai play-off. La SPAL non ha più nulla da chiedere a questo campionato che non sia solo e soltanto divertimento senza assilli di classifica: tutto quel che verrà in aggiunta, da ora in avanti, servirà per costruire ed eventualmente confermare una solida base per la prossima stagione. Che in settimana la società di via Copparo inizierà, intanto, a delineare.

SPAL-FORLI’ 3-0 (2-0)

SPAL (352): Menegatti, Lazzari, Giani, Capece (dal 21’ s.t. Togni), Gasparetto, Cottafava, Gerbaudo (dal 10’ s.t. Nava), Gentile, Zigoni (dal 38’ s.t. Rovini), Di Quinzio, Finotto. A disp.: Albertoni, Filippini, Fioretti, Silvestri. All.: L. Semplici.
Forlì (532): Casadei, Casini, Turi (dal 14’ s.t. Morga), Pettarin (dal 35’ s.t. Castellani), Catacchini, Fantini, Pastore, Arrigoni, Docente, Fantoni (dal 33’ s.t. Capellini), Melandri. A disp.: Scotti, Bevitori, Bisoli, Gliozzi. All.: A. Firicano.

ARBITRO: D’Apice di Arezzo (Assistenti: Argentieri e Giuliani).
MARCATORI: 4’ p.t. Finotto (S), 45’ p.t. Cottafava (S) e 39’ s.t. Togni (S).

AMMONITI: Casini (F), Capece (S), Fantini (F), Pettarin (F), Lazzari (S), Docente (F).
ESPULSI: Fantini (F) al 37’ s.t. per fallo da ultimo uomo.
NOTE: serata gradevole, terreno in discrete condizioni. Spettatori 3.450 circa (1.732 abbonati e 1.718 paganti)
Angoli: 4 a 4. Recupero: pt 1’ st 4’.