Gara importantissima per la Mobyt che, in caso di vittoria, molto probabilmente riuscirà a blindare il suo accesso alla post season. Davanti si troverà l’attuale capolista e sicura vincitrice del campionato, ovvero la De Longhi Treviso che quest’anno ha sempre dato prova di essere la squadra più temibile della Silver. In previsione di questo main event (trasmesso anche in diretta su Sky Sport) abbiamo fatto due chiacchiere con il vice-allenatore Alberto Seravalli per farci dire qualcosa di più su questo match.
Alberto, tenendo conto del fatto che Treviso ha ormai già più di un piede nei play off mentre voi dovete ancora conquistarli, come pensi sarà la gara di domenica?
“Innanzitutto è una partita tra due squadre che hanno dimostrato, dopo 27 partite, di meritare le alte posizioni della classifica. Treviso occupa la prima posizione essendo riuscita a vincere tanto anche lontano dal Pala Verde. Nonostante le assenze per infortuni che ne hanno costellato la stagione, infatti, sono riusciti a restare uniti e conquistare punti davvero importanti. La partita di domani sarà di un livello molto elevato, sia dal punto di vista fisico sia da quello tecnico, le squadre saranno molto preparate tatticamente sapendo che ogni possesso potrebbe essere quello decisivo”.
Quali sono i pericoli che una squadra come Treviso mette in campo?
“La De Longhi è una quadra basata su grandissimi meccanismi di sistema, sia in attacco che in difesa, già ampiamente rodati e in cui i vari nomi del roster si sono inseriti molto bene quest’anno. Per quanto riguarda i singoli, certamente la fisicità di Fantinelli e Powell, unita al talento di Fabi, Negri e all’esperienza di Rinaldi e Pinton sono caratteristiche da non sottovalutare”.
Cosa avete chiesto ai ragazzi per riuscire ad affrontare meglio i pericoli sopraccitati?
“Sappiamo di avere tutte le carte in regola per riuscire a portare a casa quei due punti fondamentali, la differenza la farà il modo in cui riusciremo a curare i minimi dettagli della gara. Un altro aspetto che sicuramente dobbiamo curare è la continuità del rendimento agonistico: non possiamo permettere a Treviso di imporre il proprio ritmo assistendo impotenti come è successo a Chieti. Domani non possiamo davvero permettercelo vista la posta in palio e soprattutto la qualità dell’avversario”.