L’ambiente è euforico in casa SPAL. Il quinto successo consecutivo non è abbastanza per Semplici e i suoi uomini, che, cavalcando l’entusiasmo del momento, sembrano proprio non volersi accontentare. E una trasferta insidiosa come quella di Pisa non può che caricare ancora di più i biancazzurri, bramosi anche di riscattarsi dalla prova opaca del girone d’andata. Questa volta è sicuro che i toscani si troveranno ad affrontare una squadra diversa, più matura, che non commetterà le ingenuità che le sono costate la sconfitta dell’andata. E’ Valerio Nava il primo giocatore a presentarsi nella conferenza stampa di inizio settimana. Il terzino assicura che la sosta pasquale non ha placato l’“ira spallina”, anzi, l’obiettivo rimane quello di vincere sempre, da qui alla fine: “Vogliamo continuare così e portare a casa più punti possibili in questo finale di stagione. Stiamo vivendo un bel periodo e dobbiamo continuare in questo modo, senza fermarci. Per quanto riguarda il possibile aggancio alla zona play-off, noi dobbiamo pensare a fare bene senza guardare a quello che combinano le nostre avversarie, poi vedremo cosa succede. Sappiamo che è difficilissimo, ma non impossibile. In una situazione come la nostra è normale sperarci un po’”.
Nava sta vivendo un buon momento: dal suo arrivo a Ferrara è quasi sempre stato tra i titolari proposti da Semplici e le sue prestazioni gli hanno permesso di essere convocato in Nazionale Under 20, pur essendo in qualche modo limitato, giocando in un ruolo che non è il suo naturale: “La Nazionale è stata una parentesi utile per staccare da questo finale impegnativo di campionato. Vestire la maglia azzurra è un orgoglio e una grande opportunità, ma prima di tutto viene la squadra di club. Il mister giovedì ha preferito non schierarmi dall’inizio per farmi recuperare e quando sono stato chiamato penso di essere entrato bene in partita. Credo che questo gruppo sia composto da una ventina di titolari che ogni volta che vengono chiamati in causa rispondono con le prestazioni. Il ruolo di terzino sinistro l’ho cominciato a ricoprire durante l’ultimo anno di Primavera all’Atalanta e successivamente a Novara, prima dell’infortunio. Essendo destro naturale giocare a sinistra mi è un pelo più difficile, ma me la cavo da entrambe le parti. Quando sono arrivato a Ferrara, sapevo che c’era esigenza sulla fascia sinistra e mi sto trovando bene”.