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A qualche giorno di distanza dalla lettera aperta dei tifosi della Pallacanestro Ferrara, Fabio Bulgarelli ha deciso di incontrare i supporters per parlare faccia a faccia. Nella sala stampa del Pala Hilton Pharma, quindi, si è presentato il patron della Pallacanestro Ferrara accompagnato dal suo avvocato, il dottor Cocchi, davanti a giornalisti e ad una cinquantina di tifosi. Per rompere il ghiaccio, Bulgarelli ha evitato di intavolare un monologo preferendo sottoporsi alle domande dei presenti. Ecco cosa si è detto.

Per iniziare un portavoce della Curva ha parlato della lettera in cui veniva espresso il timore di veder scomparire la squadra a seguito del nulla di fatto nella trattativa di vendita del titolo Riccardo Maiarelli. Soprattutto tenuto conto delle dichiarazioni fatte nei mesi precedenti dallo stesso Bulgarelli, che lasciavano intendere la necessità di un maggiore aiuto da parte della città di Ferrara. Il presidente dal canto suo ha risposto con un excursus nella sua storia da numero uno della società estense: “Siamo ripartiti da zero e senza avere una minima idea di quali e di che tipo fossero le dinamiche di una società sportiva, da uno come me che guardava al basket da semplice appassionato. Dopo quattro anni passati insieme possiamo dire che questa squadra è andata piuttosto in crescere, tornando nella categoria a noi tanto cara, la LegaDue”. Nella spiegazione del portavoce dei tifosi, il dubbio e la paura sono avanzati anche a causa di ciò che era successo l’estate scorsa quando il titolo sportivo di Ferrara sembrava davvero vicino ad essere comprato da Treviso se non fossero arrivati aiuti dal territorio. “Le mie dichiarazioni della passata stagione erano un po’ una provocazione per smuovere gli imprenditori ferraresi – ha replicato Bulgarelli – dopo aver ricevuto la notizia che i maggiori sponsor storici (Mobyt, Naturhouse e altri) avrebbero ridotto sensibilmente il contributo alla Pallacanestro. Dopo le mie dichiarazioni uno di quelli che si è messo maggiormente in gioco è stato Maiarelli, provando con la sua influenza a portare degli sponsor in grado di dare un aiuto alla causa. Anche durante tutto quest’anno l’ingegnere ha cercato di agganciare ulteriori investitori, senza però ricevere alcuna risposta positiva”.

A seguito di questa premessa si è arrivati al punto caldo della questione: “Nonostante la trattativa non sia andata in porto, tra me e Maiarelli non c’è alcun tipo di astio, siamo amici prima ancora che colleghi. Io non voglio nella maniera più assoluta vendere il titolo, ma trovare persone che ci diano una mano affinché questa squadra possa crescere sempre. Il budget per continuare così non manca, ma quello che vorrei è appunto che questa squadra possa fare passi avanti. Quello che posso dirvi è che nella trattativa sono stati sbagliati i tempi, ovvero l’offerta è arrivata troppo in ritardo. Maiarelli, infatti, avrebbe voluto essere al centro di tutto, ovviamente in buona fede, come una sorta di Colombarini per la SPAL. Con il nome della sua azienda scritto sulla maglietta, ma io avevo già avviato trattative importanti con un altro main sponsor. Oltretutto avrete sentito anche divergenze dal punto di vista di ruoli societari: io prima che mi arrivasse l’offerta avevo già speso parole con certe persone e di certo non me le sarei potute rimangiare”.

La seconda domanda posta al presidente è quella relativa all’esclusione del direttore sportivo Andrea Pulidori dallo staff tecnico della prossima stagione e all’ingresso di John Ebeling in quello stesso ruolo. “In questi anni Pulidori ha svolto davvero un ottimo lavoro, ma la mia scelta è stata prettamente tecnica. Quest’anno, oltre alla questione Huff, Andrea ha compiuto delle scelte che non mi sono piaciute troppo e anche per questo ho deciso di non richiamarlo per la prossima stagione. Al suo posto come sapete, è arrivato John Ebeling, reduce dall’esperienza di Mantova e grande conoscitore di basket, soprattutto di quello americano. A mio avviso è la persona giusta per farci fare il salto di qualità che vogliamo fortemente”.

Per concludere, dopo aver speso due parole su Martelossi (“Ha il contratto per un altro anno, ma una clausola gli permette di rescinderlo entro una certa data. Ha già ricevuto offerte da piazze importanti e sarà solamente una sua decisione base restare o partire. Di certo io non posso obbligarlo”), Bulgarelli ha rassicurato i tifosi: “Per almeno altri due anni la Pallacanestro Ferrara potrà fare sonni tranquilli. Il budget c’è ed è addirittura superiore a quello dell’anno passato, perché il nostro obiettivo è andare ai playoff e possibilmente vincerli. Abbiamo un nuovo main sponsor che non vi posso ancora annunciare per un accordo di riservatezza, Veneto Banca rimane e spero che Maiarelli rimanga a sua volta per dare una mano. Rispetto all’anno scorso ci saranno inoltre fondi destinati ai tifosi, per le coreografie e tutto il resto: siamo tornati una società di spicco e dobbiamo farlo vedere anche attraverso i tifosi. Torneremo in Serie A”.