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Era il luglio del 2013 quando la stampa specialistica plaudeva all’arrivo di Diego Vita nella nuovissima SPAL appena presa in consegna dalla famiglia Colombarini. La bontà dell’acquisto dell’ala classe 1993 nata a Massa venne ribadita nelle pagelle del calciomercato spallino: “…Diego Vita è l’autentico colpo di mercato […] prezioso esterno offensivo […] ha tutto per poter definitivamente spiccare il grande salto“. Viste oggi queste valutazioni sembrano abbastanza azzardate. Purtroppo, Diego Vita a Ferrara non è riuscito ad imporsi tra i pro, ma dopo una stagione difficile in biancazzurro ha avuto il merito di ritrovare stimoli e continuità di prestazioni in serie D con la maglia del Villafranca Veronese, dove ha contribuito alla salvezza mettendo a segno ben 13 reti. Record personale dopo le 8 alla Massese. L’ottima stagione con i veneti è l’equivalente di un biglietto con la scritta “Ritenta” tra i Professionisti. Per di più in una piazza blasonata come Lucca. A ventidue anni, quella con i rossoneri sembra già essere l’ultima chance per raggiungere la cadetteria pronosticata da molti addetti ai lavori per l’ala apuana.

Cresciuto con la maglia del Pisa, dopo gli esordi a Carrara è stato protagonista con la Massese in Eccellenza e serie D: aveva impressionato da avversario tra i bianconeri allenati da Fabrizio Tazzioli. Domenica sera a Ferrara si riproporrà al pubblico del Mazza, pronto a sfoderare quel potenziale che indubbiamente ha, ma che i tifosi non hanno avuto modo di apprezzare.

“Quella di Ferrara è stata una grande occasione. Mi volle Vagnati (ex giocatore della Massese, ndr) alla Giacomense, poi ci fu il passaggio alla SPAL. Dopo un buon precampionato e le prime gare di Coppa (in rete contro il Delta), ho avuto la pubalgia. Ne è seguito un tira e molla che mi ha tenuto fuori per quattro mesi. Avevo iniziato con Leo Rossi e il suo 433, il mio modulo preferito, poi mi son ritrovato con Rossi esonerato e Gadda che adottava il 352. C’erano Lazzari a destra e Sereni a sinistra. Ho trovato poco spazio (solo 5 presenze in campionato) e ho giocato solo una volta da titolare contro il Cuneo come laterale nel 352. Fuori ruolo. In quel modulo lì posso far bene da seconda punta, l’esperienza di Villafranca lo ha dimostrato. Ho giocato a sinistra nel 433, mentre nel 442 e nel 352 ho fatto la punta. A Ferrara con Gadda non c’è stato amore, diciamo così. Pazienza, nel calcio ci sta. E’ un peccato perché ho il ricordo di una piazza bellissima, con un tifo che mi ha impressionato. Anche gli allenamenti avevamo un discreto seguito. C’era uno splendido gruppo. Fa male restare ai margini della rosa in una piazza così”.

A proposito di compagni, in rossonero Vita ha ritrovato Niccolò Valerio Rosseti, terzino destro (10 presenze e 1 gol con la maglia della SPAL) nell’esperienza ferrarese, scopertosi bomber a Poggibonsi in D (10 reti). “E’ sempre bello ritrovare compagni di squadra. Lui ha fatto una gran stagione lo scorso anno. Qui è stato provato finora sia da ala destra nel 433 di Baldini sia da mezzala, ruolo che gradisce. Ha preso una botta nell’amichevole con la Colligiana, ma si è già allenato in gruppo e sarà a disposizione per la gara di Ferrara”.
A Vita e Rosseti si aggiunge alla voce “ex” anche Lorenzo Melli esterno destro 1995 preso in Berretti (dal Bologna) durante la gestione Pregnolato. Con la Berretti giocava da attaccante esterno, a Sestri Levante ha vissuto una stagione da protagonista con mister Baldini (che lo aveva allenato anche nelle giovanili del Bologna) da terzino destro. “Lorenzo è un 1995, con tanta gamba e tantissima quantità. Ha dei margini di miglioramento pazzeschi”. E’ stato tra i protagonisti della cavalcata del Sestri Levante (vincitore dei playoff di Serie D) targato Francesco “Ciccio” Baldini, ex difensore di Lucchese e Napoli. “Baldini è un vincente. Farà carriera. Prima di finire al Villafranca, mi sono allenato col Sestri Levante, così il mister quando ha firmato per la Lucchese mi ha voluto qua. E’ arrivato un bel gruppo dal Sestri e quindi conosco già qualcuno. Schiera la squadra con il 433, io ho iniziato a sinistra e ora sto giocando a destra. Nel precampionato, contro Fiorentina, Empoli e Foggia abbiamo dimostrato di poter dire la nostra”. Negli ultimi giorni di mercato sono arrivati il difensore Mori e il centravanti Pozzebon a rinforzare l’organico: “Due bravissimi ragazzi che ci daranno una gran mano. Pozzebon si è presentato subito bene anche lui cerca il rilancio, è di categoria superiore”.

A Ferrara arriverà una Lucchese affamata e l’ala apuana vuole dimostrare al pubblico ferrarese qual è il vero Diego Vita: “E’ finita male con la SPAL, ma è acqua passata. Per me questo è un anno importantissimo. Anche a Massa ero stato fermo per due mesi, poi a Ferrara quattro. A Villafranca ho dimostrato che se sto bene in D posso fare la differenza. Voglio ripetermi anche tra i Pro. Sto bene, ho recuperato da una botta con il portiere dell’Empoli che mi ha tenuto fuori per venti giorni, ma ci sono e spero di arrivare il più in alto possibile”.