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Se c’è un posto, tra i tanti di Ferrara, in cui la SPAL può dire di essere di casa, questo è la Città del Ragazzo. La visita della truppa biancazzurra all’istituto di viale Comacchio è ormai appuntamento fisso da quasi vent’anni e la consuetudine si è rinnovata ancora una volta giovedì mattina, quando un’ampia delegazione spallina è stata ricevuta dal direttore Giuseppe Sarti per un tour della struttura.
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Assieme al direttore c’era come al solito Nino D’Ambola, storico insegnante della Città del Ragazzo, ora volontario, e frequentatore abituale del Paolo Mazza: “Ho l’abbonamento alla SPAL da quarant’anni, per cui due o tre partite le ho viste… ed è sempre bello avere i ragazzi ospiti qui da noi. Spero di poterli rivedere spesso, vorrebbe dire che apprezzano quanto facciamo e che ne hanno colto il grande valore”.
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Sarti e D’Ambola hanno voluto invitare in particolare tutti i nuovi arrivati dell’ultima stagione, per raccontare loro cos’è la Città del Ragazzo, mostrare quali sono le attività che si svolgono al suo interno ed esortarli a dedicare una piccola parte del loro tempo al volontariato. Tutti hanno ricevuto in omaggio una cornice – realizzata nel laboratorio di falegnameria – contenente il proprio nome. Beneficiario di un regalo extra è stato Manuel Lazzari, a cui è stato consegnato un quadro per celebrare il suo primo gol in biancazzurro. Al termine della mattinata i biancazzurri, accompagnati dal ds Vagnati, dal team manager Andreini, da mister Semplici e dal preparatore Scalabrelli, si sono fermati a pranzo prima di tornare al Paolo Mazza per l’allenamento del giovedì.
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