La SPAL ha interrotto il rapporto di lavoro con Fabio Perinelli, coordinatore tecnico del settore giovanile. A luglio, il tecnico romano già giocatore e allenatore della SPAL, era passato dalla panchina degli Allievi Nazionali alla scrivania con l’intento di rimettere al centro della programmazione per il settore giovanile la tecnica individuale.
Dopo soli tre mesi le strade di Perinelli e la SPAL si separano, ma questo addio a quanto pare non cambierà gli obiettivi dichiarati ad inizio stagione, come sottolinea il responsabile tecnico del settore giovanile Ruggero Ludergnani, raggiunto al termine dell’amichevole Italia-Turchia under 16 disputata ad Oderzo (TV).
“Con Perinelli c’erano delle divergenze e quindi abbiamo pensato fosse giusto interrompere a questo punto il rapporto – afferma un abbottonato Ludergnani. Non mi sembra giusto, nei confronti delle parti coinvolte, entrare nel particolare”. Linea del silenzio anche per lo stesso Perinelli, che ha cordialmente declinato la possibilità di dare la sua versione dei fatti.
Ludergnani stesso si era prodigato per portare l’esperienza di Perinelli in dirigenza per porre le basi per un nuovo progetto a lungo termine: “Dispiace sia andata così. Ribadisco la stima nei confronti di Fabio come tecnico e intenditore di calcio. Purtroppo ci sono cose che nella vita vanno in un certo modo e altre no. Siamo tutti dispiaciuti, io in primis, ma si guarda avanti perché indietro non si può guardare”. Al momento non sono previsti nuovi ingressi in sostituzione di Perinelli, ma arriverà un supporto maggiore dalla prima squadra: “Andiamo avanti con la stessa struttura degli anni precedenti, sapendo benissimo che occorrerebbe una figura in più. Ci sarà Alessandro Andreini, già team manager, che ha lavorato anche con settori giovanili importanti a darci una mano a trecentosessanta gradi”.
L’occasione è buona per fare il punto sul lavoro del settore giovanile e del prodotto del vivaio attualmente in prestito: “Sono contento perché in diversi si stanno ritagliando spazio con continuità. Riportarli in biancazzurro? Questo è un altro discorso. Qui non tocca a me, ma sono scelte che spettano al direttore Vagnati. Non voglio fare nomi, ma mi fa piacere il rendimento di Concas al Tamai anche perché l’anno scorso aveva avuto diversi problemi e una stagione difficile”. La Berretti di Varricchio continua a far bene: “Purtroppo guardiamo ancora troppo al risultato. Ci interessa la crescita dei ragazzi, e ce ne sono di interessanti. La Berretti ha avuto tanti cambiamenti in rosa e nel modulo, ma l’inizio, esclusa la parentesi col Rimini, è stato confortante. Anzi, ricordo che sabato c’è una bella partita con la Cremonese, squadra tra le più attrezzate (l’anno scorso ha eliminato la SPAL ai playoff) e che da anni partecipa alle finali. Manca uno schermo davanti alla difesa? Ci sono già ventiquattro ragazzi, con caratteristiche diverse da quelli dell’anno scorso perché abbiamo preferito prendere giocatori di qualità più che fisici per avere una squadra propositiva”.
Sulla buona strada anche Allievi e Giovanissimi Nazionali: “Contento per i risultati e per come stanno arrivando. L’anno scorso vedere un paio di formazioni nei bassifondi mi faceva male. Quest’anno sono squadre propositive che giocano palla a terra. Nei Giovanissimi abbiamo saputo sopperire a partenze pesanti e in entrambe le formazioni ci sono buone individualità e ragazzi di prospettiva. Siamo all’inizio della stagione, ma l’impostazione è quella che volevamo”.
Prosegue anche il progetto che riguarda le società da affiliare alla SPAL: “Il responsabile Marco Aventi è stato contattato da diverse società. Cinque o sei come Dribbling, X Martiri, Etrusca, un paio nel Veneto, poi Bondeno e Sant’Agostino probabilmente completeranno l’iter nel prossimo mese. Contiamo di arrivare ad una dozzina di società entro l’anno. E’ un punto di partenza per far crescere la provincia di Ferrara e i rapporti tra SPAL e società del territorio. Anche nella provincia di Rovigo dovremo andare ad attingere. Era un’iniziativa che mancava da anni”.