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Probabilmente Fabio Bulgarelli non ha familiarità con l’opera del compianto professor Randy Pausch, però, inavvertitamente, ha applicato alla lettera uno dei passaggi più significativi della sua “Last Lecture“, quella riguardante l’ammissione dei propri errori. Pausch ebbe a dire: “Una buona scusa è formata da tre parti: ‘Mi dispiace’, ‘È colpa mia’, ‘Cosa posso fare per rimediare?“. Di fatto il presidente Fabio Bulgarelli ha fatto proprio questo nella conferenza stampa indetta martedì al Pala HiltonPharma per offrire il suo punto di vista sulla contestazione partita dal gruppo Curva Nord Ferrara e poi estesa dalla lettera aperta firmata da 106 tifosi biancazzurri.

“Faccio un passo nella direzione dei tifosi – ha detto Bulgarelli – perché mi rendo conto di dover anteporre il bene della Pallacanestro Ferrara ai miei interessi personali e di dover guardare la situazione con ottica lungimirante. Mi scuso se ho usato parole forti nei confronti dei tifosi: è stato un errore commesso per inesperienza, perché sei mesi di pressione come quelli che ho vissuto logorano chiunque. Non sono riuscito a reggere tutte le angherie e le cattiverie che mi sono piovute addosso e ad un certo punto sono sbottato dicendo ‘state a casa’. Onestamente non mi era mai capitato niente del genere, perché penso di aver operato bene in questi cinque anni. Chiedo almeno il rispetto di quanto fatto dalla nascita della società fino ad ora. Va sottolineato che se non fossi un po’ matto e avessi a cuore le sorti del basket in città, non mi troverei qui. Perché a conti fatti un’alternativa non c’è. Ho creduto nella Pallacanestro Ferrara perché è un patrimonio della città e dei tifosi ed è per questo che ho deciso di fare questo gesto di distensione. So che più di qualcuno dirà che si tratta di una mossa per arruffianare i tifosi, ma la verità che se non si dà un segnale di distensione, qui si rischia grosso. Per cui annuncio che per le partite contro Treviso, Ravenna e Bologna i prezzi saranno gli stessi delle altre e non ci sarà alcun rincaro. Chi ha già preso il biglietto riavrà la differenza. Non solo: nella riunione tenuta ieri con i miei collaboratori abbiamo deciso di riaprire gli allenamenti al pubblico, perché in questo momento la squadra ha bisogno di vicinanza. Non farò giri di parole: se qui non si rema tutti dalla stessa parte si retrocede”.

Bulgarelli si è quindi dimostrato particolarmente preoccupato per la piega che sta prendendo la stagione, nonostante siano state disputate solo tre partite di campionato. Il presidente si è assunto le proprie responsabilità, ma ha anche fatto capire a chiare lettere di non essere soddisfatto dell’operato del ds John Ebeling: “La situazione sotto il profilo tecnico è molto difficile, perché la squadra costruita da Ebeling al momento non ci sta dando le soddisfazioni che ci saremmo aspettati. Per noi sarà inevitabile intervenire di nuovo sul mercato per tentare di correggere la situazione, fermo restando che fino al 18 gennaio avremo uno scarsissimo margine di manovra perché potremo rimpiazzare un solo giocatore. In particolare Ibarra e Lestini stanno dimostrando un rendimento insufficiente, mentre Bucci e Brkic sono molto indietro sotto il profilo della preparazione fisica. Al momento ho dato mandato a Ebeling di rintracciare dei giovani in grado di alzare il livello medio, per il resto faremo in modo di aggregare altri giocatori in allenamento per aumentare l’intensità durante la settimana. Difficilmente arriverà qualcuno prima della partita contro Treviglio (in programma il primo novembre – ndr), per cui questo significa che le prossime due partite saranno veri e propri esami per i nostri giocatori. Da loro voglio vedere un atteggiamento combattivo. Perché se sono qui per fare della vacanza finiranno con l’essere tagliati. Non intendo mettere in discussione coach Morea perché ad oggi non ha gli strumenti per fare di più. Se le sue direttive non sono recepite dai giocatori, non gli si possono attribuire responsabilità. Per cui il suo operato verrà valutato solo quando verrà riequilibrata la squadra. Lui ed Ebeling hanno voglia di lavorare e spirito costruttivo, ma bisogna anche essere consapevoli del fatto che da qui in avanti non si potrà più sbagliare. Ora non resta che fare quadrato, tutti assieme, e ridimensionare le aspettative per togliere pressione ai giocatori: parlare di playoff è evidentemente controproducente. Armiamoci di umiltà e guardiamo prima di tutto alla salvezza. Tutti, dal presidente, ai giocatori, al coach, allo staff, i tifosi, fino all’ultima persona che ha a cuore questa realtà”.