I due punti danno già di base un buon motivo a coach Morea per sorridere nel post-partita. Ma il coach vuole andare oltre al risultato e sottolineare i punti forti della sua squadra contro Recanati.
Coach, quella di oggi è stata un’affermazione di carattere.
“Sì, prima che una vittoria dal punto di vista tecnico è stata una vittoria emozionante. Sono felice per tutti, per la squadra, l’ambiente e il presidente. Dal punto di vista tecnico le cose che avevamo preparato ci hanno dato grande fiducia, soprattutto in difesa Ma ci sono state molte occasioni in cui abbiamo fatto un passo in più continuando a fare quello che ci eravamo detti, quindi pressione su Sollazzo, limitare il tiro da tre di Pierini. Tutti aspetti che ci hanno permesso di tornare a vincere e riportare delle emozioni positive a fine partita. Sembra che io adesso sia felice, ma in realtà sono incazzatissimo per l’ultimo rimbalzo che abbiamo subito. Però ogni tanto bisogna anche respirare ed essere felici per quanto di buono si è fatto con la prospettiva di migliorare. Questo è possibile lavorando come abbiamo fatto in settimana, l’impegno in allenamento alla fine paga. Devo fare i complimenti anche a coach Zanchi: Recanati in certi momenti ci ha messo in difficoltà proprio perché sono andati a prenderci in alcune situazioni in cui ci potevano creare dei problemi”.
Oggi ciascun giocatore ha dato un contributo per la vittoria.
“Sì, ci siamo allenati bene in settimana, e dietro vanno riconosciuti i meriti anche dello staff soprattutto quello sanitario che è riuscito a rimettere in piedi dei giocatori che domenica dopo la partita di Trieste erano veramente malconci. È questo è tutto un lavoro di squadra che ha contribuito a farci vincere”.
Oggi la squadra ha retto 40 minuti senza il minutaggio di Ibarra. Quanto può sostenere questa intensità?
“Quando si corre sempre non c’è un tempo, è fondamentale capire quali sono le migliori situazioni che possono far sì che questo gruppo possa avere lo stesso tipo di atteggiamento senza stravolgere gli equilibri e anche considerando quello che effettivamente ad oggi è possibile raggiungere. Per cui noi stiamo lavorando tanto, le idee sono molto chiare anche perché sappiamo chi sono i giocatori liberi, chi sono quelli che possono effettivamente venire, quelli che magari è da dieci mesi che non giocano e non hanno nessuna intenzione di rincominciare. Poi è più facile dire semplicemente c’è questo o quest’altro. Noi abbiamo comunque le idee molto chiare su quello che stiamo cercando. Poi è chiaro che c’è stata una situazione d’emergenza. Siamo stati al pronto soccorso non a caso, e al pronto soccorso bisogna curare le cose più urgenti e quindi stiamo lavorando per risolvere questo tipo di problema”.