E’ una sconfitta che brucia tantissimo quella che la SPAL è stata costretta a incassare nel posticipo della dodicesima giornata. Perché è la prima stagionale al Paolo Mazza, perché è arrivata da una diretta concorrente per la promozione e soprattutto perché è giunta in rimonta dopo un primo tempo ad altissimo livello, in cui i biancazzurri hanno segnato una volta e avrebbero potuto segnare ulteriormente. Invece nel secondo tempo qualcosa si è inceppato nella testa dei ragazzi di Semplici e il Pisa è stato cinico a sufficienza per approfittarne, ribaltando il risultato e conquistando tre punti dal peso specifico enorme.
Il Pisa parte intraprendente, dimostrando immediatamente la volontà di giocarsela, ma le cose migliori le mostra la SPAL: un destro a giro di Di Quinzio al 4’, un sinistro al volo di Cottafava al 6’ su corner a uscire di Castagnetti. I biancazzurri si affidano soprattutto alle sgroppate sulle fasce ed è grazie alla costante pressione di Di Quinzio nel settore sinistro che arriva l’angolo con cui Mora sblocca il risultato. Il barbuto laterale spallino anticipa tutti sul primo palo sotto la Curva Ovest, facendo esplodere i quasi seimila presenti. Il Pisa barcolla e la SPAL prova ad approfittarne, sempre con i palloni sulle corsie laterale. Purtroppo a spezzare il ritmo dei biancazzurri provvede l’arbitro con una serie di fischi opinabili, che peraltro fruttano cartellini gialli evitabilissimi. In ogni caso gli ospiti non trovano le giuste distanze e si affidano alle invenzioni di Varela e Lupoli. Entrambi ben contenuti dai difensori biancazzurri, anche quando Lupoli si insinua in area e costringe Ceccaroni a un pericoloso intervento in chiusura all’interno dell’area piccola. Sul ribaltamento di fronte la SPAL crea l’azione più bella partita: discesa esaltante di Mora a sinistra e cambio di gioco per Lazzari che calcia forte, ma fuori.
Nonostante tutti questi presupposti favorevoli, nella ripresa la SPAL rientra inspiegabilmente in campo meno concentrata e dopo tre minuti incassa il pareggio su calcio d’angolo. A gelare il Mazza è incredibilmente ancora Rozzio, autore del gol-vittoria di un anno fa. L’evidente mancanza di lucidità dei ragazzi di Semplici trova conferma nel letale azzardo che Lazzari prende all’11: l’esterno spallino prova a uscire palla al piede sulla propria trequarti, ma viene bloccato da Ricci in tackle. Per il Pisa si apre la possibilità di colpire in contropiede, occasione sfruttata come prevede il manuale: palla allargata una prima volta a Montella, che a sua volta premia la sovrapposizione di Varela. L’uruguaiano non si fa pregare e batte Branduani con un destro potente, facendo impazzire i 300 pisani arrivati a Ferrara. Mai la SPAL era stata rimontata in stagione: Semplici avverte il pericolo e vara il 343 con l’inserimento di Zigoni al posto di Castagnetti. Gattuso risponde con Cani e Provenzano, chiudendo ogni spazio con la linea a cinque in difesa. Neanche gli ingressi di Beghetto e Ferri contribuiscono a scalfire il bunker nerazzurro: quando arriva il fischio finale il risultato è ancora 1-2. Per la SPAL si apre una settimana di riflessione.
SPAL-PISA 1-2 (1-0)
SPAL (352): Branduani; Silvestri, Cottafava, Ceccaroni; Lazzari, Spighi, Castagnetti (dal 20’ s.t. Zigoni), Di Quinzio (dal 30’ s.t. Beghetto), Mora; Cellini (dal 38’ s.t. Ferri), Finotto. A disposizione: Contini, Bellemo, Capezzani, De Vitis, Giani, Posocco. All.: L. Semplici.
PISA (433): Brunelli; Crescenzi, Rozzio, Lisuzzo; Golubovic, Verna (dal 30’ s.t. Provenzano), Ricci, Varela, Fautario; Lupoli (dal 38′ s.t. Sanseverino), Montella (dal 14’ s.t. Cani). A disposizione: Bacci, Forgacs, Dicuonzo, Starita, Sanseverino, Peralta, Frugoli. All.: G. Gattuso.
ARBITRO: Sig. Di Martino di Teramo (ass.ti: Della Vecchia e Robilotta)
MARCATORI: 16’ p.t. Mora (S); 3’ s.t. Rozzio (P), 10’ s.t. Varela (P)
AMMONITI: Mora (S), Cottafava (S), Rozzio (P), Lupoli (P), Silvestri (S), Varela (P)
NOTE: serata fredda, terreno in discrete condizioni. Angoli: 13-3. Recuperi: pt 2′, st 5’.