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L’ingrato compito di congedare tutti dalla SPAL per l’inizio della mini-vacanza di Natale è toccato a Davide Vagnati. Il direttore sportivo, prima di staccare per qualche giorno e godersi a tempo pieno la famiglia, ha incontrato la stampa negli uffici di via Copparo per tracciare un parziale bilancio della stagione e inquadrare le priorità per l’inizio del 2016.

IN LINEA CON LE ASPETTATIVE
“Quando siamo partiti sicuramente avevamo la speranza di aver fatto un lavoro coerente rispetto a budget, richieste e obiettivi della società e del mister. Quello che volevamo fare l’abbiamo fatto e siamo riusciti a prendere tutti quelli che volevamo prendere. Essere primi con un qualche punto di vantaggio è qualcosa di straordinario, anche se sono convinto che ci siano ancora margini di miglioramento. Non siamo ancora nella fase di arrivo, siamo ancora in crescita. Anche perché dobbiamo avere ben presente di non aver fatto ancora nulla”.

MOLTI ALTI E POCHI BASSI
“Se devo pensare ad un aspetto negativo di questa stagione faccio fatica, l’unica cosa che non mi è andata giù è stato il pareggio contro l’Ancona, perché quelli sono stati due punti buttati. Lì mi è dispiaciuto molto. Il pubblico? Effettivamente vedere un calo non è una cosa positiva, non nego che ne tra di noi se ne sia parlato. Però non credo sia dovuto a qualcosa che ci riguarda, perché stiamo facendo bene. Sono dell’idea che un calo in questo periodo ci possa stare, domenica era l’ultima domenica utile per gli acquisti prima di Natale. Chiaro che un po’ dispiace passare dai cinquemila e passa col Pisa ai tremila di domenica”.

UN MERCATO LIMITATO
“Quello che succederà non lo so… o forse lo so e non è il caso di dirlo. Vedremo quelli che sono i dettami della società, onestamente ci dobbiamo ancora riunire per fare il punto. Ma direi che non ci sono grandi operazioni da fare e se si farà qualcosa lo si farà per migliorare ulteriormente la rosa. Se dovesse capitare l’occasione irrinunciabile non ce la lasceremmo scappare, se così dovesse essere saremmo di fronte all’ennesima dimostrazione di quanto Ferrara debba essere grata ai Colombarini. Per il resto abbiamo la fortuna di poter inserire Schiavon (con un contratto fino al 2018 -ndr) e di recuperare Gentile alla fine di gennaio. La squadra ha il suo equilibrio e nello spogliatoio si è creato un gruppo importante che non c’è motivo di stravolgere. I nomi che sono spuntati di recente li ho letti anch’io (Sansovini del Pescara, Cesarini del Pavia -ndr), ma non mi pare il caso di parlarne. Sono tesserati per altre società e per rispetto di tutti non voglio dire niente”.

GIOVANI IN USCITA?
“Chiaro che con il rientro di Gentile e l’innesto di Schiavon, a centrocampo inizia ad esserci affollamento. Ma questo non vuol per forza dire che saremo obbligati a cedere alcuni dei nostri ragazzi. Anche perché per accedere ai contributi della Lega Pro i giovani bisogna averli in rosa”.

AVANTI CON SEMPLICI
“La famiglia Colombarini vorrebbe proseguire il percorso con mister Semplici e anche lui ha manifestato la volontà di rimanere alla SPAL, per cui ne parleremo con grande tranquillità. I presupposti per continuare ci sono tutti, perché c’è un apprezzamento che va oltre al lavoro fatto sul campo. Il mister sta bene a Ferrara ed è amato da tutti, non credo sia così facile tentarlo con offerte provenienti da altre parti. Anche perché al momento si trova in una piazza che potenzialmente può fare la serie A. Non sto dicendo che è il nostro obiettivo, ma che se ci sono Carpi, Sassuolo, Frosinone, Empoli e Chievo può farcela anche Ferrara perché la città ha tutte le carte in regola per stare lì”.