Dodici foto, dodici momenti di SPAL, raccontati direttamente dal presidente Walter Mattioli in esclusiva per LoSpallino.com. Per queste feste biancazzurre, con la squadra al vertice del campionato, abbiamo voluto ripercorrere un intenso 2015 con il primo tifoso spallino, che come sempre, ha offerto spunti molto curiosi e interessanti.
gennaio 2015, arriva Cottafava
“Il suo arrivo ci ha permesso di sistemare i diversi problemi che avevamo nella prima parte di stagione. In poco tempo è diventato subito il nostro regista difensivo sfornando ottime prestazioni anche in questo campionato. Magari nelle ultime partite abbiamo visto qualche piccolo errore, ma credo ci possa stare anche perché secondo me qualche situazione va condivisa con tutta la difesa. Cottafava è un grandissimo professionista, un leader in campo e fuori, un esempio per tutti i ragazzi giovani che apprendono dalla sua esperienza e dalla sua professionalità. Mi piace molto anche il suo modo di insegnare, senza mai sbraitare nel dispensare consigli”.
marzo 2015, il battibecco tra Togni e i tifosi dopo SPAL-Grosseto
“Parliamo anche qui di un grande professionista. Probabilmente le sue caratteristiche non erano quelle magari che ci aspettavamo all’inizio, come perno basso davanti alla difesa. Forse era più un regista avanzato, se ricordate alcune volte ha giocato anche come mezz’ala sinistra. Probabilmente il suo passo non velocissimo non era apprezzato da tutto il pubblico e forse per questo non c’è mai stato uno sposalizio a tutti gli effetti. Quest’estate Togni sarebbe rimasto a Ferrara a occhi chiusi però le scelte tecniche erano rivolte verso giocatori con altre caratteristiche, ma ciò non toglie che il rapporto con il ragazzo sia rimasto ottimo. So che ha fatto il corso da allenatore e penso che tra un paio d’anni potrà realizzare il suo personale desiderio, che mi aveva anche confidato, di dirigere un settore giovanile”.
aprile 2015, la mappa dell’Emilia calcistica de La Gazzetta dello Sport
“Penso sia stato veramente un disguido (ride) perché dimenticarsi di Ferrara e della SPAL rappresenterebbe qualcosa di molto, molto, grave. Gravissimo. Anche perché credo che in Emilia Romagna, per i trascorsi storici, la SPAL assieme al Bologna sia quella più importante. Ci è dispiaciuto, ma la speranza è quella di far ricredere tutti già da quest’anno con il campionato che stiamo facendo”.
aprile 2015, l’incredibile vittoria di Carrara
“Una domenica di sofferenza totale. Durante la nostra partita penso di aver detto un mare di parolacce battendo tutti i record. Sapevamo che la Reggiana stava perdendo in casa, ma noi stavamo facendo altrettanto. Poi la gioia finale con il gol di Giani, la soddisfazione, l’entusiasmo dei nostri tifosi al seguito. Intanto eravamo in attesa di notizie da Reggio Emilia. Poi la totale amarezza e la forte delusione per quanto successo al Mapei Stadium. E’ stata davvero una domenica che non dimenticherò mai perché in tempi così brevi siamo passati dalla gioia al dolore. Rivendendo la partita della Reggiana, poi, ci è scappato un pochino da ridere sul rigore finale commesso dal giocatore del San Marino e devo dire che all’amarezza si è aggiunto qualche dubbietto”.
maggio 2015, la mancata conferma di Menegatti e Landi
“Porto un ricordo sempre bellissimo di tutti i miei ragazzi e quindi anche di loro. Tutti e due sono stati ottimi giocatori, professionisti seri in quella che è stata la loro avventura qui alla SPAL. Mi è dispiaciuto un po’ per entrambi, perché anche da parte mia erano considerate due pedine importanti, però le scelte tecniche fatte da tutti i miei collaboratori erano rivolte verso altri ed è andata così. Menegatti e Landi rimarranno sempre nei nostri cuori poiché hanno dato tanto alla nostra società”.
giugno 2015, se ne va Gibì Fabbri
“E’ stata una giornata molto triste perché è scomparsa una delle persone più importanti e più stimate dal popolo spallino. I tifosi e il pubblico l’hanno ricordato e lo ricorderanno sempre nel migliore dei modi. Invece, per quanto ci riguarda, abbiamo già fatto la domanda ufficiale al Comune per l’intitolazione a Gibì del Centro Sportivo di via Copparo. Ovviamente c’è un lungo iter da attendere. Ci vorrà del tempo, probabilmente qualche annetto, ma credo che il tutto sarà accettato e questa cosa ci farà grande piacere”.
luglio 2015, Mario Macalli sfiduciato dalla Lega Pro
“Questa è una foto che mi riporta con la mente a una data che è il primo di luglio, quando praticamente ci hanno costretti a dimetterci. Era da tempo che c’era guerra tra i presidenti in Lega Pro. Alcuni hanno fatto di tutto per levare di torno il presidente Macalli e di conseguenza la sua decadenza ha portato anche quella del Consiglio di cui facevo parte. Mi è molto dispiaciuto per come ci hanno mandati a casa, perché il tutto era solo relativo a una scelta politica e non c’entravano i problemi della Lega”.
agosto 2015, la vittoria (inutile) di Catania
“In estate i ragazzi mi hanno dato grandi soddisfazioni. A partire dall’amichevole con l’Udinese che per me è stata una delle più grandi gioie mai provate da quando sono nel mondo del calcio. Perché affrontare e vincere sul campo di un’importantissima società di serie A, e uscire tra gli applausi di diecimila persone è una sensazione veramente unica. Abbiamo continuato a vincere e l’abbiamo fatto anche a Catania con una grandissima prova che ci avrebbe permesso di andare avanti nella coppa. Poi è successo il patatrac, qualcuno dei miei purtroppo ha commesso un grave errore a livello di controllo e l’amarezza per questa cosa non passerà mai. Soprattutto adesso che in Coppa Italia si vedono squadre di Lega Pro, come l’Alessandria, andare avanti. Sinceramente mentre guardavo le loro imprese sognavo di vedere le nostre maglie biancazzurre al posto di quelle grigie. Speriamo che quanto successo a Catania non accada mai più”.
settembre 2015, prima di campionato e infortunio di Gentile
“Gentile ha caratteristiche particolari che in questa squadra nessun’altro ha. Penso che il suo infortunio sia stato un brutto colpo per la SPAL, poiché ci è mancato un uomo che in campo sa trasmettere la giusta tensione e sa trasformare alcuni momenti determinanti all’interno delle partite. Sono convinto che in alcune gare, tipo quella di Macerata, un giocatore come Gentile avrebbe permesso di uscire dal campo senza una sconfitta. Lo aspettiamo a gennaio con tanta fiducia perché per noi sarà un acquisto a tutti gli effetti”.
ottobre 2015, colloqui sempre più fitti attorno al Mazza
“Assieme al Comune ci stiamo muovendo perché non vogliamo farci trovare impreparati di fronte a un evenienza, che è quella di una categoria diversa. Si è scelto di sistemare il Paolo Mazza e non di fare uno stadio nuovo. Ci sono diverse ipotesi, molto interessanti per la gradinata, oppure per una nuova Curva Est (nuovo settore ospiti, ndr). Più in generale posso dire che ci sono dei progetti molto importanti che devono andare di pari passo con i regolamenti, che cambierebbero in caso di serie B. Servono dei fari molto più potenti per le riprese di Sky, servono i tornelli e altre opere da effettuare che sono già tutte allo studio e in discussione. L’unica cosa per fare tutto questo è che bisogna andare in una categoria superiore ed è un dato abbastanza fondamentale (ride)”.
ottobre 2015, la settimana di Maceratese-SPAL
“Quanto successo mi ha portato una discreta amarezza perché non mi aspettavo fatti del genere da parte di alcuni ragazzi della nostra curva. Con loro, dal primo giorno, ci siamo sempre detti di raccontarci tutto, di fare le cose a modo e di aiutarci a vicenda. Io ho senz’altro una curva che in Lega Pro nessuno ha. Sono ragazzi con cui io parlo sempre in modo fraterno, perché li considero fondamentali per il futuro della nostra squadra. Quell’episodio però, devo essere sincero, mi ha stupito e mi aspetto che sia stato proprio un episodio e basta”.
novembre 2015, la Figc dice “no” al tesseramento di Schiavon
“Eros merita tantissimo rispetto. Non solo perché è un grandissimo giocatore, ma è anche una gran persona. Mi dispiace tanto per lui perché ha passato tre mesi in tribuna senza poter giocare a calcio e credo che questa sia stata davvero una cosa brutta. Però sappiamo tutti cos’è successo. Eravamo sicurissimi di poterlo tesserare nei consigli federali di settembre e ottobre visto che negli ultimi tre anni che episodi analoghi erano andati a buon fine. Stranamente quest’anno, perché la destinazione di un giocatore importante come Schiavon era la SPAL, sono arrivate delle lettere di protesta in federazione fatte da società toscane e questa cosa mi ha disturbato e non poco. Questi sono chiari segnali che evidenziano questo atteggiamento particolare nei confronti della SPAL. Spero siano solo episodi, perché io voglio sempre pensar bene, ma ne stanno succedendo un po’ troppi. Evidentemente la nostra società è temuta”.