Un po’ come accade ai capi di Stato, Leonardo Semplici ha avuto l’incombenza di pronunciare l’ultimo discorso ufficiale del 2015 per la SPAL, tramite una conferenza stampa convocata martedì pomeriggio negli uffici di via Copparo. Come al solito sorridente, il tecnico fiorentino ha scherzato sui pericoli delle feste (“Nonostante i pranzi sono tornati tutti in ottima forma”) e ha fatto una carrellata sui dodici mesi che a breve andranno in archivio: “Si chiude un 2015 molto bello sotto tanti punti di vista. Devo essere sincero: quando arrivai non sembravano esserci i presupposti per fare così bene. Invece grazie a un lavoro di squadra che ha coinvolto tutti abbiamo conseguito ottimi risultati, mettendo le basi per costruire cose importanti”. Incalzato dai cronisti, Semplici ha accettato di dare le sue personali pagelle: “Beh direi che siamo tutti sopra la media. Per come abbiamo chiuso la stagione scorsa darei alla SPAL un sei e mezzo, che adesso è diventato un sette. Ai tifosi invece mi sento di dare mezzo voto in più perché si sono sempre dimostrati presenti anche nei momenti meno belli. Questo fa capire che unità si è creata”.
L’arrivo del 2016 renderà possibile l’impiego di Eros Schiavon, vero e proprio rinforzo di gennaio per il mister: “Eros in questa categoria è qualcosa in più di un buon giocatore. Ci può dare esperienza, tecnica e forza. Insomma è un inserimento importante che va a completare un organico già valido. L’ho visto bene in tanti allenamenti, ora sono curioso di vederlo in partita”. Altri colpi non sembrano dietro l’angolo, anche se Semplici non è parso disdegnare l’idea di acquisti in grado di potenziare ulteriormente la squadra: “Sono contento della rosa che ho a disposizione. In estate ci eravamo prefissi di avere due giocatori per ruolo e così è stato con buoni risultati. Non manchiamo mai di confrontarci con la proprietà, alcune idee ci sono, anche se ancora non si è entrati nel merito di certe valutazioni. La squadra così com’è è completa, ma se ci dovesse essere una richiesta particolare dell’allenatore, probabilmente la società ci penserebbe (sorride, ndr). Stiamo valutando se si può migliorare la squadra, ma non è facile, né vogliamo sconvolgere gli equilibri che abbiamo creato”.
Equilibri che sembrano passare da una conservazione pressoché totale del gruppo: “Non credo ci saranno uscite da qui a fine gennaio. Nessuno ha chiesto di andare via. Siamo contenti dei giovani e della loro crescita. Anche perché ci aspettano quattro mesi in cui non possiamo sbagliare niente e ci sarà bisogno davvero di tutti. Tante squadre a gennaio cambieranno volto e noi non dovremo sottovalutarle. Siamo a metà di un cammino in cui abbiamo fatto molto, dobbiamo solo continuare così, facendoci trovare pronti”.