L’approfondimento di oggi si concentra su due dei giovanissimi della Niagara 4Torri: Matteo Trimurti e Marco Bragatto. Domenica i due ragazzi sono diventati il simbolo di una squadra unita, che sa aiutarsi nei momenti di difficoltà come solo un vero team professionistico sa fare. Andiamo a conoscerli meglio.
Trimurti e Bragatto hanno rispettivamente venti e diciotto anni e fanno parte di quel gruppo che lo scorso anno ha lasciato la serie C granata per dedicarsi alla prima squadra. Matteo si allena come secondo libero e come schiacciatore, mentre Marco ha mostrato domenica scorsa i suoi miglioramenti al centro. La loro esperienza in campionati come questo è praticamente nulla, ma nel loro caso l’esperienza conta almeno quanto la passione. Sul passaggio di categoria, i due ragazzi sono concordi nel dire che il salto è stato evidente: “Passare dalla C alla B1 è un bel passo: adesso non facciamo più tanta tecnica, ma ci focalizziamo sulla tattica e sul gioco. Il pallone ovviamente viaggia molto più veloce” spiega Bragatto. Trimurti invece pensa ai suoi nuovi compagni di squadra. “E’ molto stimolante confrontarsi con gente che gioca da molti più anni di quanto non faccia tu, il livello è più alto. Noi stiamo cercando di mettercela tutta per familiarizzare con questo nuovo ambiente e dai risultati sembra che stia andando bene”.
Entrambi hanno avuto modo di mostrare le loro potenzialità domenica scorsa nel match contro Campagnola Emilia. Per ogni sportivo ferrarese, arrivare a giocare al palazzo è quasi un sogno. Matteo Trimurti prova a spiegare l’emozione che si prova: “Entrare in campo è strano soprattutto quando giochiamo in casa, perché il palazzetto dello sport è un ambiente che conosciamo da anni, ma che abbiamo sempre frequentato da spettatori. Adesso che scendiamo in campo e stiamo iniziando a vincere, il pubblico aumenta e le poltrone si riempiono: la tensione si sente sicuramente molto di più che in trasferta”.
Trimurti e Bragatto sono soddisfatti di quel che è stato fatto da ottobre ad oggi, ma soprattutto determinati a crescere sempre di più. Quando chiediamo a Marco quale sia stato finora il momento migliore della sua Niagara 4Torri, il centrale ovviamente cita il match contro la Monini Spoleto. “Il mio ricordo più bello di questo girone di andata è il giorno della partita contro Spoleto. Quando Boscolo si è fatto male sono entrato in campo e ho dovuto dare una mano alla squadra. Ovviamente sono dispiaciuto per il suo infortunio, ma ho avuto una grande occasione per dimostrare quel che ho fatto in questi ultimi mesi. È stato emozionante”. Se queste sono le nuove leve dei granata, non possiamo che pensare che i prossimi anni della pallavolo ferrarese saranno molto interessanti da seguire.
foto di Bruno Faccini per gentile concessione dell’Ufficio Stampa 4 Torri Volley Ferrara