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Dopo la vittoria all’ultimo respiro conquistata a Pistoia, la SPAL cerca altri tre punti preziosissimi con il Pontedera (calcio d’inizio lunedì sera al Paolo Mazza alle 20) per la rincorsa alla Serie B. Ma l’insidia Indiani, tecnico esperto della categoria, – che ha pure sfiorato la panchina biancoazzurra prima dell’arrivo di Oscar Brevi – è dietro l’angolo, così come il tabù della diretta RaiSport. I ferraresi, infatti, di fronte alle telecamere della tv nazionale hanno uno score tutt’altro che invidiabile. “Da quando ci sono io in panchina – racconta il mister Leonardo Semplici nella conferenza stampa della vigilia – abbiamo sempre perso nelle dirette Rai. Prima con la Reggiana, poi due volte con il Pisa. Mi auguro di invertire questo trend negativo perché è un momento cruciale del campionato. Fare risultato grazie a una buona prestazione davanti al nostro pubblico può essere determinante per il nostro cammino”.

La SPAL, come raramente accaduto in stagione, giocherà dopo le dirette avversarie. Può essere un vantaggio giocare sapendo il risultato delle inseguitrici? “No, a noi non cambia assolutamente nulla, – spiega il tecnico toscano – sappiamo benissimo che dobbiamo fare la nostra partita, senza guardare in casa d’altri. Non l’abbiamo mai fatto, non vedo il motivo per iniziare a farlo adesso. Cercheremo di prepararci al meglio senza dare troppe attenzioni ai risultati delle altre squadre”.

A Ferrara arriva il Pontedera, formazione temibilissima in trasferta, quindi, massima attenzione per non incappare in passi falsi: “Sì, i ragazzi di Indiani fuori dalle loro mura hanno fatto più punti che in casa e sono la seconda squadra, dopo di noi, ad aver collezionato più risultati positivi in trasferta in tutto il campionato. Ci aspetta una partita difficile, come del resto lo sono tutte: chiunque ci affronti fa sempre il match della vita. Comunque, il Pontedera è una formazione molto accorta e organizzata, abile a punire le disattenzioni altrui con ripartenze veloci e sulle palle inattive. Insomma, sanno il fatto loro. Noi dobbiamo cercare di ripetere le ultime prestazioni in cui abbiamo tenuto saldamente in mano il pallino del gioco. Ma questo aspetto non mi preoccupa più di tanto, i miei giocatori ogni giorno che passa sono sempre più convinti di quello che fanno”.

Ma non solo il mister è fiducioso, in tutto l’ambiente che circonda i biancazzurri si respira ottimismo. D’altronde, come potrebbe essere altrimenti? La SPAL sembra proprio aver trovato in suo equilibrio perfetto e a dimostrarlo sono i gol subiti. Davvero pochi, considerando anche l’indisponibilità di Cottafava. “È vero, – continua l’allenatore – se subiamo poche reti è senz’altro merito di tutti, non solamente dei tre difensori. Chiunque giochi lo fa nella maniera migliore possibile, recitando alla perfezione la propria parte. Questa è la testimonianza di come questi ragazzi stiano facendo davvero cose egregie”.

La SPAL adesso ha anche un Grassi in più, ex di turno tra l’altro. E Semplici a riguardo fatica a trattenere la soddisfazione e si lascia andare ad un sorriso sornione: “Mi auguro segni il classico dei gol dell’ex (ride; ndr). Ma a parte gli scherzi, Gigio è stato davvero un grande acquisto da parte della società: ci ha portato talento ed esperienza in un sol colpo. Giocherà titolare? Ancora non ve lo so dire, anche perché non lo so nemmeno io. Sto provando soluzioni tattiche differenti: non ho ancora deciso se schierare i ragazzi come al solito, oppure con il trequartista ad agire fra le linee”.

Assente sicuro Cottafava, in forse, invece, De Vitis (noie muscolari per il centrocampista scuola Samp) e Ferri, influenzato. Convocato Gentile, pronto a riassaporare l’aria del terreno di gioco dopo cinque lunghi mesi di tribuna. Ma oltre ai giocatori in campo, quanto sarà importante il supporto del pubblico sugli spalti? “Ho sempre detto che per noi il sostegno dei nostri tifosi è fondamentale, perché ci aiutano a superare i momenti di stallo che possono presentarsi ogni tanto nel corso di una gara. Spero che da qui alla fine del campionato vengano sempre in tanti allo stadio: il loro incitamento è essenziale”.