La SPAL torna da L’Aquila con un punto, chiudendo sullo 0-0 una partita decisamente brutta nel suo complesso, condizionata da un campo davvero pessimo e dalla contestata espulsione del capitano Giani dopo meno di mezz’ora. I biancazzurri, nonostante un’ora abbondante di inferiorità numerica, non hanno rischiato granché, mostrando di non disdegnare l’idea di pareggiare. Il primato nel girone B rimane intatto, ora parola agli inseguitori.
Partita fin da subito all’insegno della prudenza: la SPAL non ha alcun interesse a forzare i ritmi, mentre i padroni di casa si mostrano guardinghi e si affidano soprattutto alle fiammate di Sandomenico, l’elemento di maggior talento dell’organico abruzzese. I biancazzurri come al solito lavorano molto sulle fasce e per poco un tagliente cross di Beghetto non vale il vantaggio dopo appena otto minuti. Le squadre non brillano per inventiva e si ha la sensazione che si speculi molto sugli errori altrui. Uno arriva all’11 quando Cosentini cerca di allungare per Scotti e per poco non manda in porta Finotto. Scotti esce coraggiosamente ed evita ogni possibile guaio. Un’altra imperfezione, stavolta a opera della SPAL, costa invece cara: Branduani appoggia per Giani che non si accorge dell’arrivo di Perna, perde palla su un contatto dubbio, e in caduta travolge l’attaccante. L’arbitro ravvede gli estremi della chiara occasione da rete ed espelle il capitano spallino, tra le proteste dei biancazzurri. Dalla panchina Consumi prende provvedimenti: la SPAL passa alla difesa a quattro, lasciando Spighi, Castagnetti e Schiavon sulla linea mediana per contrastare il 433 proposto da Perrone. Inevitabilmente la SPAL perde campo e si espone un po’ di più, pur senza correre grandi rischi. L’unico brivido lo porta il solito Sandomenico con una serpentina sulla sinistra che si conclude con un tiro deviato.
Dopo l’intervallo il copione è quello più scontato: L’Aquila determinata a fare la partita, SPAL con la guardia alta. Per puntellare il centrocampo Consumi manda dentro Gentile al posto di uno Schiavon ancora in ombra. La supremazia dei rossoblu di fatto è solo territoriale: Mancini e compagni manovrano a lungo, ma non hanno mai possibilità di concludere dall’interno dell’area grazie alla buona difesa biancazzurra. Così L’Aquila si affida ai suoi tiratori da fuori, soprattutto Sandomenico e Bensaja, ma Branduani non si fa sorprendere e in almeno un paio di occasioni si allunga per dire di no. L’unica volta in cui i rossoblu riescono a perforare la trincea spallina, con un’incursione di Ceccarelli sulla destra, arriva il provvidenziale intervento di Gasparetto a sbrogliare la situazione a pochi passi dalla porta. Il punto che si profila all’orizzonte con lo 0-0 non sembra dispiacere del tutto a una SPAL che appare non esattamente scintillante, così in avanti Zigoni e Finotto si vedono abbastanza raramente col pallone tra i piedi, complice anche il buon lavoro dei centrali di casa. Nel finale brivido per i tifosi spallini, con il colpo di testa a centro area di Perna che diventa preda di Branduani.
L’Aquila-SPAL 0-0
L’AQUILA (433): Scotti; Piva, Pesoli, Cosentini, Ligorio; De Francesco (dal 23′ Triarico Tateo), Mancini M., Bensaja; Ceccarelli (dal 26′ s.t. De Sousa), Sandomenico, Perna (dal 43′ s.t. Bulevardi). A disp.: Savelloni, Sanni, Bigoni, Bruno, Milicevic, Stivaletta, Mancini A. All.: Perrone.
SPAL (352): Branduani; Gasparetto, Giani, Ceccaroni; Lazzari, Spighi, Castagnetti, Schiavon (dal 1′ s.t. Gentile), Beghetto (dal 26′ s.t. Cottafava); Finotto (dal 43′ s.t. Grassi), Zigoni. A disp.: Contini, Bellemo, Cellini, Di Quinzio, Posocco, Silvestri. All.: Consumi.
Arbitro: Sig. Amabile di Vicenza (ass.ti: Sangiorgi e Pancioni).
Ammoniti: Bensaja (A), Piva (A).
Espulsi: Giani (S) al 27′ p.t. per chiara occasione da rete.