Non sarà stata la partita della vita per la Bondi Ferrara, ma il collettivo di coach Morea ha dato prova di grande carattere e solidità. Le mancanze al tiro sono state compensate da tanti altri piccoli dettagli di cui una squadra ha bisogno per vincere.
Rush 6.5: una gara sottotono rispetto agli standard a cui ci ha abituati. Nel primo periodo qualche palla persa di troppo regala punti agli avversari, ma di lì in poi rientra a regime e non commette più errori banali. Verona gli mette addosso una difesa da togliere il fiato, per cui i suoi tiri dal campo sono meno rispetto al solito. In difesa, dal secondo quarto, si dedica anima e corpo a contenere Rice che dopo gli 8 punti nei primi 10 minuti, ne segna 10 nei restanti 30.
Bucci 7.5: ottima prestazione dopo un inizio difensivo di sofferenza contro Rice. Viene messo da coach Morea ad occuparsi esclusivamente di Cortese dando il meglio di sé. Praticamente perfetto al tiro dentro l’area, non è così al di fuori dalla linea da 3, anche se una delle due triple segnate stasera ha permesso ai suoi di rimanere a galla nel momento più difficile.
Losi 6.5: non certo la sua miglior serata al tiro, è comunque un fattore per la carica agonistica che mette in campo ogni volta, spesso contagiosa per i suoi compagni. Anche per lui una qualche palla persa banale ad inizio partita, si riscatta recuperandone tre, annullando questa voce in ottica valutazione Fiba.
Henderson 7.5: la dirigenza da settimane medita di tagliarlo e lui risponde con un’ottima prestazione globale. Nove punti con canestri nei momenti salienti della gara e undici rimbalzi, di cui un paio importantissimi in attacco per tenere vive le speranze dei biancazzurri. A condire il tutto anche quattro assist. La sua schiacciata sull’arcobaleno lanciato da Guarino è stata fondamentale per la vittoria. Sotto pressione, dà il meglio di sé.
Brkic 7: litiga un po’ con il ferro, soprattutto dalla lunga distanza, ma segna comunque 13 punti pesanti, di cui una bomba fondamentale nel secondo quarto in cui è partita la rimonta degli estensi. Picchiato nel vero senso della parola dalla difesa scaligera, lui non perde la testa e come i suoi compagni rimane attaccato alla partita con lucidità e presenza difensiva.
Guarino 7: in difesa è un mastino. A referto solo tre palle recuperate, ma chi era presente a palazzo ha potuto notare la pressione che ha messo in ogni momento sul portatore di palla, forzandolo a commettere errori. Tutte cose che sul box-score non vanno, ma importantissime nell’economia di una partita. Anche lui litiga con il ferro, ma mette a segno un canestro molto difficile nel quarto periodo. Se sono arrivati i due punti, è anche merito suo.
Soloperto 6.5: fatica tanto soprattutto in attacco, dove sbaglia canestri facili da distanza ravvicinata e si fa scappare dalle mani palloni importanti. In difesa però dà comunque una grossa mano a contenere i lunghi avversari. Nel quarto e decisivo periodo segna però quattro punti consecutivi fondamentali per dare la carica ai suoi e vincere questa partita.