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La terza sconfitta stagionale della SPAL brucia soprattutto per il risultato, ma ha anche riservato prestazioni abbastanza preoccupanti. La speranza è che si sia trattato della tipica giornata storta.

BRANDUANI 5 – Non capita spesso dover parlare di gol subiti, figuriamoci quattro nella stessa gara. Purtroppo nel caso di Branduani ci sono riserve evidenti su due reti della Maceratese. Probabilmente sul tiro da fuori area di Foglia poteva fare di più, ma con tutta probabilità ha visto la palla all’ultimo. Grave errore, invece, sull’ultima marcatura, nella quale ha preso gol sul proprio palo.

GASPARETTO 6 – Partita sostanzialmente buona, nella quale ha fatto valere i centimetri a centro area nelle (poche) palle alte calciate dagli avversari. Si spinge con continuità in avanti nei calci piazzati, senza riuscire mai a trovare il giusto impatto con la sfera.

CECCARONI 6 – Prestazione a tratti sopra le righe quella del giovane difensore spallino. Gli attaccanti della Maceratese non sono clienti comodi, ma lui riesce ad arginarli a dovere. Naufraga assieme a tutti gli altri nei dieci minuti finali.

GIANI 6 – Vale lo stesso discorso fatto per gli altri due centrali spallini: Il capitano conferma il buon momento giocando una gara attenta, priva di particolari sbavature. Anche lui in avvio potrebbe essere più preciso sui lanci verso gli attaccanti. (dal 35′ s.t. DI QUINZIO ng) – Dieci minuti nei quali prova a fare quel che può, purtroppo senza risultati concreti.

CASTAGNETTI 5.5 – Nella prima frazione di gioco si vede poco, soprattutto per via della fitta gabbia che i giocatori della Maceratese hanno in serbo per lui. Prova la consueta botta da fuori in due occasioni: nella prima solo una prodezza di Forte gli nega la gioia del gol, nella seconda non trova complicità in Cellini, che fallisce la ribattuta a porta semivuota.

MORA 5.5 – Meno dinamico del solito, ma non fa mancare tuttavia il proprio contributo sia in termini di qualità e di quantità. Prova al volo la conclusione nel primo tempo su assist al bacio di Schiavon. Suo l’assist a Lazzari nell’occasione del rigore. Dà la carica ai compagni di squadra dopo il gol del pareggio, purtroppo per la SPAL senza risultati.

LAZZARI 6 – Dopo un avvio di gara nel quale appare più impreciso del solito, soprattutto negli appoggi, il laterale cresce con il passare dei minuti mettendo al centro anche un paio di cross degni di nota. Si procura con furbizia e coraggio il fallo che vale il rigore. Cala alla distanza, anche per i compiti di copertura, oggi più gravosi del solito. Riceve l’ammonizione che gli farà saltare la gara di Carrara.

SCHIAVON 5 – Un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni nelle quali sembrava in crescita. Fatica a trovare le giuste misure nella prima frazione di gioco, soprattutto nel fraseggio con Lazzari. Recupera qualche buon pallone nella fase nevralgica del campo, ma da un giocatore della sua caratura ci sia aspetta ancora di più.

CELLINI 5 – Un guizzo in avvio fa ben sperare, poi la trasformazione dal dischetto con grande sicurezza. Nonostante la buona volontà, oggi il fraseggio dalla tre quarti in su sembra cosa più che complicata. Esce sconfitto dal confronto con Sabato e Faisca, oltre a fallire un’occasione colossale nel momento più importante della partita.

GRASSI 5 – Primo tempo decisamente buono per l’ex Ascoli, che corre per tutto il campo senza disdegnare la fase di copertura, aiutando spesso i difensori. Nella ripresa lo si vede solo a sprazzi. Calano gli assist pericolosi in partenza dai suoi piedi, forse anche per lui oggi l’impegno in fase di copertura gli è costato qualcosa in fase di impostazione.

FINOTTO 5 – Si danna l’anima come sempre, ma anche contro la Maceratese pecca di precisione, soprattutto negli appoggi. Fa a sportellate con la solida difesa ospite, senza riuscire tuttavia ad ottenere risultati particolarmente apprezzabili. Non serve Cellini al centro alla metà della ripresa preferendo l’azione personale. (dal 29’ s.t. ZIGONI 6) Rileva Finotto provando ad alzare il baricentro della squadra quando, purtroppo, la situazione era già ampiamente compromessa.)

SEMPLICI 5.5 – Intendiamoci: se Cellini tira addosso al portiere da un metro, lui può fare poco. Ma l’impressione è che è che la formula di centrocampo Schiavon-Castagnetti-Grassi sia un po’ troppo azzardata contro avversarie ben organizzate come la Maceratese.