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Mancano solo due giorni allo scontro tra Niagara 4 Torri e Pallavolo Massa, attualmente terza a pari punti con la stessa Grosseto che sabato scorso è stata demolita dai granata. In previsione del match abbiamo scambiato due chiacchiere con Filippo Govoni e Federico Fontana, per tornare sulla prestazione di sabato scorso, capire meglio cosa attende i granata nel prossimo turno e anche saperne di più sui due giocatori.

Filippo Govoni è una vecchia conoscenza della Niagara: nato e cresciuto sui campi ferraresi, ha scelto a diciassette anni di guardarsi un po’ intorno e di cambiare panorama pallavolistico. “Ho  giocato tre anni a Bologna, poi sono andato a Mirandola per un anno ed alla fine di questo mi sono preso un anno di pausa. Sono ripartito da Monselice, dove ho conosciuto Boscolo e Drago, per poi tornare a Ferrara lo scorso anno”. La scelta di rientrare a casa per Filippo è stata dettata da molti fattori: “A Monselice mi sono trovato bene e la squadra ha fatto un buon campionato, ma quando coach Zambelli mi ha telefonato per dirmi che la Niagara si stava rinnovando, non ho saputo dire di no ad un ritorno a casa. Lo scorso anno ci siamo salvati senza troppi problemi, quest’anno stiamo giocando molto bene e sono contento di aver riconfermato la mia presenza qui”.

Federico Fontana vanta un passato pallavolistico veramente variegato: classe 1989, il numero sei granata è nato e cresciuto all’Audax Pavia, squadra dalla quale si è presto allontanato per inseguire i suoi sogni da pallavolista. “Quando ho visto che non c’erano più prospettive di crescita a Pavia mi sono trasferito al Volley Segrate, con cui ho giocato in serie B1 e A2. Mi sono trasferito per due anni ad Olbia, poi a Carpi ed infine a Cosenza. Ho girato un po’ tutta l’Italia per la pallavolo e sono molto contento delle mie esperienze”. Insomma per Federico la pallavolo è diventata un vero e proprio lavoro, ma la sua crescita non è stata solo tecnica: “Cambiare città e ambiente ti aiuta tantissimo a crescere, perché conosci sempre persone nuove e fai tante esperienze diverse. Consiglierei a tutti una vita così, anche se so che è un privilegio e che non tutti ci possono riuscire. Per me la pallavolo è un lavoro vero e proprio, ed anche se ti costringe a lasciare gli amici, la ragazza e la tua città, le soddisfazioni sono tantissime”.

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Martedì sera la Niagara è stata ospite della Valsugana Volley Padova per una amichevole conclusasi 3-1 per i padroni di casa. Al di là del risultato, è stata una ottima occasione per coach Martinelli di testare tutti i suoi ragazzi e di valutare il livello fisico dei giocatori che si sono infortunati in questi mesi. Govoni e Fontana sono d’accordo nel dire che lo scontro è stato molto utile: “Contro il Valsugana abbiamo sempre pareggiato, una sconfitta non significa nulla. Tutta la squadra ha avuto modo di esprimersi in campo e tutti hanno giocato bene impegnandosi al massimo, confrontarci con Padova è stato molto utile”.

Passiamo ad uno sguardo alla vittoria di sabato scorso e ad una piccola analisi del match in arrivo contro Massa. Federico Fontana ci spiega le difficoltà del match contro Grosseto di sabato scorso: “Ci aspettavamo una vera battaglia, pensavamo che arrivassero agguerriti per tenersi il secondo posto. Noi l’abbiamo affrontata cercando di spingere subito al massimo: siamo stati bravi a mantenere il ritmo, perché c’era il rischio che loro si riprendessero e ci mettessero con le spalle al muro come è successo contro Grottazzolina. Sabato non abbiamo mai abbassato il livello di gioco ed abbiamo fatto molta pressione, non abbiamo mollato un attimo”. Il prossimo scontro contro la Pallavolo Massa sarà altrettanto fondamentale, come ci dice Govoni: “Massa in casa ha perso pochissimi punti, sono una bella squadra con un opposto fortissimo e sono cinque punti sopra di noi, quindi avremo un’ottima possibilità: vincendo potremmo dare un segnale molto forte al campionato. Dobbiamo pensare positivo e giocare come abbiamo fatto tante volte, se giochiamo con il ritmo della settimana scorsa possiamo giocarcela contro tutti, in casa ed in trasferta”.

Da ultimo, chiediamo a Fontana se in spogliatoio si continuano a sognare i playoff o se per i granata conta solo fare il massimo settimana dopo settimana. La risposta è più che sincera: “E’ chiaro che arrivati a questo punto sarebbe bugiardo dire che nessuno di noi ci ha pensato, il sogno rimane vivo per tutti. Fermarsi ora sarebbe stupido, ci mancano poche partite e dobbiamo cercare di fare l’impossibile per arrivare più in alto possibile, raggiungere i playoff sarebbe bellissimo per tutti noi e per gli sforzi che abbiamo fatto finora”.