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Nonostante un treno che rischiava di rovinare tutto, la SPAL lunedì pomeriggio ha accolto Andrea Abodi, presidente della Lega di Serie B, per un incontro che di fatto ha segnato il primo passo della società nel suo nuovo campionato.

SULL’ONDA DELL’ENTUSIASMO
“E’ veramente un piacere per me conoscere di persona la SPAL e la città di Ferrara. Dopo aver sentito telefonicamente il vostro presidente, in occasione della promozione in serie B, ho avuto finalmente l’opportunità di venire nella vostra città. Mi piace tuffarmi con entusiasmo in queste realtà che arrivano dalla Lega Pro, perché la carica e le emozioni che si respirano quando si raggiungono traguardi importanti fanno sempre bene al calcio. Che sia a Ferrara, a Benevento o a Cittadella, ovunque si è instaurato un clima di grande soddisfazione, passione e gioia sportiva, ciò di cui abbiamo bisogno per far crescere insieme questo sport. Starà poi alle singole società gestire l’entusiasmo e frenare gli spiriti per rimanere tutti con i piedi per terra. Io non posso che augurare a tutti voi di godervi questo anno e godervi questa serie, un campionato bellissimo che, grazie al rispetto reciproco e al lavoro di gruppo, è diventato anche una grande famiglia”.

LA SPAL DELLE FIGURINE
La maglia spallina è una vecchia conoscenza per il numero uno della B, che ha particolarmente insistito sul valore del connubio tra squadra e città: “La SPAL è una società di cui mi porto dietro il ricordo da tempo, visto che sono stato un accanito collezionista di figurine. Nutro ancora lo stesso entusiasmo per il mondo del pallone di quando ero piccolo e rivedere in serie B la vostra squadra dopo 23 anni è un motivo di soddisfazione. Non si tratta solo di sport, ma di cultura, di storia, di gente e di buon vivere: aspetti coreografici che non reputiamo secondari, ma che ci impegniamo ad unire al calcio. I tifosi devono essere i primi a vedere nella SPAL un patrimonio e una risorsa per Ferrara. La vostra è una società prestigiosa, composta da persone serie, con principi sani in riferimento al comportamento sportivo gestionale e il calcio necessita di tutto questo. So che il presidente Mattioli sogna in grande e guarda già al piano superiore: gli ho detto di stare assieme per un po’ e poi vedere cosa succede (ride)”.

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IL TRENO DEI DESIDERI… E LO STADIO
Abodi, prima della conferenza stampa, avrebbe dovuto visitare il “Mazza”, ma un imprevisto gli ha impedito il sopralluogo. Lo stadio, secondo il presidente, è “la prima realtà tangibile nel passaggio di categoria”: “Ho combinato un guaio. Ero sul treno, convinto di essere in perfetto orario, ma quando il controllore mi ha chiesto il biglietto ho scoperto di aver sbagliato carrozza, mi stavo dirigendo a Parma. A causa di questo mio ritardo, il vostro stadio l’ho ammirato solo in foto, nei progetti che Mattioli mi ha mostrato. Quindi so che c’è il progetto ambizioso di rendere ancor più decorosa l’infrastruttura. Diciamo che per ora, piuttosto di vedere, preferisco pensare a quello che sarà. Lo stadio e i campi da calcio dove si svolgono gli allenamenti settimanali sono il presupposto per un futuro positivo del club, in termini di riscontri sportivi ed economici. Mi auguro per la prossima stagione di vedere il ritorno di tantissimi tifosi, nonostante la maggioranza dei nostri stadi non se lo meriti. Il calcio non si esaurisce però il sabato o la domenica, ma ha bisogno del sostegno continuo da parte della gente. Un altro punto su cui vogliamo lavorare e si collega al discorso delle infrastrutture è l’unione tra ambiente ed energia: l’ottimizzazione delle risorse è un fattore di rilievo, non solo di economia, ma di socialità”.

UNA B ALL’AVANGUARDIA
Innovazione, rispetto delle regole, sicurezza, tecnologia: Abodi ha introdotto ai taccuini ferraresi alcune delle tematiche che gli stanno particolarmente a cuore e che saranno oggetto di discussione in occasione della prossima riunione del Consiglio Federale: “Ci definiamo una realtà di servizio, dinamica e innovativa. Abbiamo in testa diverse idee, non saranno mai abbastanza, ma facciamo del nostro meglio. Quest’anno abbiamo sfatato anche il tabù della dicotomia calcio-televisione. Siamo cresciuti significativamente sia negli ascolti televisivi sia nell’afflusso negli stadi e questi risultati sono il frutto del lavoro di squadra e di un rapporto corretto con il nostro pubblico”.
“Nelle prime due giornate di campionato – ha proseguito il presidente – che inizierà l’ultimo venerdì di agosto, in tutti i campi di Serie B sarà pronunciato un giuramento di fedeltà da ogni capitano, allenatore e presidente. Un momento molto suggestivo, emozionante e importante”. Discorso che si allaccia inevitabilmente a quello dolente del calcio-scommesse, una realtà che senza dubbio esiste, ma che a parere di Abodi è stata eccessivamente esasperata dalla stampa negli ultimi giorni: “E’ ipocrita pensare che il calcio debba essere perfetto, noi però dobbiamo fare del nostro meglio per minimizzare i rischi. Dico sempre che i nostri tifosi devono avere fiducia, ma non fede. Quello che è emerso sui giornali nelle ultime due settimane spero sia solo la coda di un modo superficiale e colpevole di affrontare la tematica. Dicono spesso che il calcio sia lo specchio della società e io credo che si possa scegliere di rappresentare il riflesso positivo o negativo. Quella delle scommesse è una questione grave che esiste, ma non riguarda il sistema nella sua interezza. La Lega di Serie B da questo punto di vista porta avanti sia un’opera di contrasto sia improntata alla prevenzione, sia all’inasprimento delle pene per chi si rende protagonista di atti del genere”.

Al termine del lungo intervento di Abodi, è intervenuto il presidente Walter Mattioli, che ha manifestato il suo entusiasmo per l’inizio di questa nuova avventura: “Siamo orgogliosi di essere entrati a far parte di questa bellissima famiglia della serie B. E’ stato un piacere conoscere personalmente il presidente Abodi, che ha dimostrato con la sua visita di essere attento alle sue squadre. Ci tuffiamo in una realtà vivace e innovativa, che sta facendo grandi cose. Domani andiamo a Milano per la prima riunione indetta dalla Lega di B e siamo tutti molto curiosi di sapere cosa hanno da dirci. Poi inizieremo a lavorare, cambieranno tante piccole cose, ma siamo pronti e impareremo in fretta”. Nel frattempo il primo incontro con Abodi ha chiarito un punto importante: la promozione in B frutterà alla SPAL una cifra compresa tra i tre e i tre milioni e mezzo di proventi legati alla Legge Melandri. Meno di quanto ci si potesse aspettare inizialmente: in origine si era infatti parlato di un gruzzolo da quattro-cinque milioni.