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Il mercato della Pallacanestro Ferrara è entrato nel vivo: dopo aver messo sotto contratto Yankiel Moreno, la società biancazzurra ha ingaggiato anche Riccardo Cortese, ala classe 1986, la scorsa stagione in forza alla Tezenis Verona. Anche lui come Moreno, seppure in maniera differente, ha già avuto modo di lavorare con coach Tony Trullo.

Cortese arriva a Ferrara dopo aver chiuso un’annata altalenante con il club scaligero, terminata nel primo turno play-off. Nonostante la stagione sua e della sua squadra non sia stata brillantissima, è riuscito comunque a mettere a referto cifre di tutto rispetto: 11 punti, 3 rimbalzi e quasi 2 assist di media in 25 minuti d’impiego, oltre ad un’ottima percentuale (35%) da dietro l’arco (64% da 2). “In Serie A1 ha vestito i panni del cosidetto specialista, – racconta Tony Trullo – focalizzandosi più che altro sul tiro da tre punti: riceveva scarichi dai compagni in penetrazione e tirava piedi per terra. Ma non è solo questo, Riccardo attacca anche il canestro e lo fa davvero bene. Per il tipo di basket che ho in mente penso che sia un interprete ideale. Lavorando insieme spero di poterlo portare a raggiungere un equilibrio che gli permetta di ampliare le possibilità in attacco, diventando così un giocatore determinante”.

Gran colpo per la Bondi che si assicura un ‘3’ italiano con punti nelle mani e molta esperienza. Cortese infatti ha giocato in piazze importanti nella corso della sua carriera. E’ cresciuto nelle giovanili della Fortitudo Bologna, dove ha fatto il suo esordio in Serie A1 nel 2004. Dopo due stagioni con la “Effe” nel 2005-06 inizia il suo tour in giro per l’Italia a farsi le ossa in Serie B1: passa da Cecina, Brindisi e Matera, dove si guadagna la chiamata da Carlo Recalcati nella selezione nazionale under 21. L’Air Avellino lo tessera per la stagione 2009-10, dandogli la possibilità di mostrare il suo valore tra i professionisti. Nelle tre stagioni successive gioca sempre in A1, cambiando, però casacca ogni anno: prima Veroli, poi Pistoia, poi nuovamente Avellino. Nel 2015 è a Verona agli ordini di coach Crespi.

Sia Moreno sia Cortese sono arrivati alla corte di coach Trullo firmando un contratto annuale con opzione per il secondo: “I ragazzi sono carichi – dice l’allenatore abruzzese – e vogliosi di iniziare questa nuova avventura. Spero di averli con me per tutti e due gli anni in modo tale da dare il via al progetto che, partendo dalla salvezza tranquilla che vogliamo ottenere quest’anno, ci porti a fare un salto di qualità. Anche se partiamo per mantenere la categoria, quest’anno vogliamo fare divertire il pubblico. Sono davvero contento di essere riuscito a portare alla Bondi Moreno e Cortese perché sono entrambi giocatori poliedrici: Yankiel piò tranquillamente ricoprire tutti i ruoli degli esterni, Cortese, invece, mi dà la possibilità di schierare un quintetto piccolo giocando da 4”.

E adesso? “Adesso completiamo il roster. La mia prerogativa è assicurarmi un pivot. Ho preso contatti con Iannuzzi, ma la trattativa è complicata perché è corteggiato anche da Capo D’Orlando. Ho messo gli occhi su un lungo che l’anno scorso ha giocato nel girone Ovest, magari è poco conosciuto, ma sono convinto he possa fare bene. Per gli americani è ancora presto invece. Sparano ancora cifre folli e non ci sono acnora state le Summer League in America, quindi bisogna aspettare. E’ molto probabile, comunque, che andremo a cercare un 2 e un 4. Se riuscissimo a piazzare anche un colpaccio tesserando un giocatore con un passaporto comunitario sarebbe fantastico. Il discorso playmaker lo accantono una attimo solo perché voglio chiudere a breve per un lungo italiano, visto che sulla piazza non ce ne sono poi così tanti. La mia idea è quella di creare un roster con 6 senior e due under di sicuro affidamento, gente insomma che ha già calcato il parquet in questa categoria; oppure 8 senior e due giovani sui quali scommettere”.

Per quanto riguarda il mercato in uscita Trullo scopre le prime carte: “Abbiamo fatto valere la possibilità di uscita dai contratti di Brkic e Bucci, sugli altri (Ibarra e Losi – ndr) ci prendiamo ancora qualche giorno per riflettere sul da farsi”.