Ha firmato un triennale con la SPAL ed è sicuramente uno dei colpi più importanti della campagna acquisti condotta da Davide Vagnati. Mariano Arini (1987) ha deciso di togliersi la fascia di capitano dell’Avellino per abbracciare i colori biancazzurri. Il giocatore napoletano, presentandosi alla stampa, non nasconde la propria soddisfazione per l’esito positivo della trattativa e definisce la decisione di venire alla SPAL una vera scelta di vita.
“Innanzitutto devo ringraziare la SPAL per la fiducia e spero di ripagarla con i fatti sul campo. I tanti attestati di stima che ho ricevuto da parte dei miei ex tifosi mi fanno piacere, spero di aver lasciato un bel ricordo ad Avellino prima come uomo e poi come giocatore. La trattativa che mi ha portato alla SPAL è stata possibile anche grazie all’Avellino, che ringrazio di cuore, in quanto ha davvero facilitato l’operazione. Arrivo a Ferrara con tanta voglia di far bene, credo nel progetto che la società mi ha illustrato e cercherò di mettere a disposizione la mia esperienza. Ritroverò Schiavon col quale ho un bellissimo rapporto, mi ha parlato molto bene di Ferrara: avrò modo di conoscerla meglio prossimamente perché non ci ero mai stato prima. Vedo che la SPAL ha molti ragazzi attualmente che non hanno mai fatto la B, ma penso che questo sia uno stimolo in più per far bene lavorando con grande entusiasmo”.
Al momento di descriversi, Arini esita e rimarca, col sorriso: “Preferisco lasciare i giudizi agli altri. Sono un centrocampista centrale, non c’è molto altro da dire”. Per lui sarà la prima esperienza da professionista al nord: “Tra i fattori che hanno influito a farmi prendere la decisione di cambiare maglia rientra senza dubbio la mia volontà di intraprendere una nuova avventura in una piazza del nord, visto che ho sempre giocato nel meridione. Con la dirigenza non abbiamo ancora parlato di obiettivi, ma dai nomi che la SPAL sta trattando è palese che la società punti a far bene al primo anno di cadetteria dopo tanto tempo”.