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Le ferie sono ufficialmente finite anche per mister Leonardo Semplici, tornato al lavoro con la sua SPAL nel giorno del raduno. Ad addolcire il suo arrivo in una Ferrara calda ma non torrida, probabilmente ci ha pensato l’ingaggio di Mariano Arini per il centrocampo. Un colpo di grande prestigio, da cui parte il ragionamento del tecnico di fronte ai cronisti radunati in via Copparo.

Mister, rientra e si ritrova qui Arini. Non male.
“Eh sì, è un giocatore che ha determinate qualità e abbiamo voluto prendere appena si è presentata l’occasione. Siamo contenti che faccia parte del nostro gruppo. Come sapete la squadra è in via di costruzione, però bisogna avere un po’ di pazienza per andare a trovare quei calciatori dotati delle qualità tecniche e morali in grado di farci crescere”.

Cosa può dare Arini a questa SPAL?
“Ha esperienza, tecnica e carattere. E’ un giocatore che conosce la categoria e ha fatto il capitano all’Avellino, ci darà sicuramente un contributo significativo per affrontare il campionato”.

Si aspetta altri colpi prima della partenza per Tarvisio?
“Sapete tutti cosa stiamo cercando: un paio di difensori, un centrocampista e una punta. Non facciamo una questione di età, cerchiamo giocatori di qualità”.

Cerri sarebbe un ingaggio gradito?
“Assolutamente, è un giocatore giovane ma già importante nella Under 21 che ha davanti un grande futuro. Sarebbe un innesto importante, ma mi sembra prematuro parlare di chi non c’è”.

Per la retroguardia si parla molto di Dellafiore del Latina.
“Ce ne sono diversi che stiamo valutando, ovviamente vogliamo prendere un giocatore che si sposi con le nostre idee e col nostro budget, in grado di rimpiazzare degnamente Cottafava”.

Gli under ingaggiati finora hanno già le caratteristiche per incidere in serie B?
“Li abbiamo presi perché li riteniamo pronti, penso li abbiate visti anche voi in azione con l’Under 19. Hanno grande potenziale per il futuro, ma anche le capacità per fare bene nel presente con la SPAL.

Conferma che Misuraca resterà in prova per un po’ con la squadra?
“Non parlerei di prova, è una valutazione che vogliamo fare col direttore perché è un giocatore che ci è sempre piaciuto. Ci interessa provarlo in un ruolo che secondo noi è più consono alle sue qualità e capire se può effettivamente può darci una grossa mano. Io lo vedo come mezzala, anche se in passato ha giocato anche da trequartista”.

Ieri il presidente Mattioli l’ha definita “su di giri” per l’impossibilità di partire con la squadra al completo o quasi. E’ effettivamente così? E vista la situazione, si è dato un’altra scadenza per l’arrivo dei giocatori che mancano?
“Chiaro che da allenatore mi piacerebbe partire con una rosa completa, però mi rendo conto che per le nostre possibilità ed esigenze la squadra verrà costruita in corso d’opera. Da parte mia non c’è timore e non abbiamo concordato scadenze precise, c’è semplicemente la volontà di fare una bella squadra per arrivare ai nostri obiettivi. Che sia il primo di agosto o sia il 16 cambia un po’, ma nei limiti del gestibile”.

Il mercato condotto finora lascia pensare a una SPAL che punterà molto sulla forza fisica e la compattezza.
“Mah, non so se è così. Credo sia opportuno continuare sul percorso tracciato la scorsa stagione. Intendiamo fare il nostro gioco rispettando l’avversario ma facendo la partita. Chiaro che al momento di costruire una rosa bisogna fare un mix di qualità fisiche, tecniche e morali. Alla base proveremo a formare un gruppo in grado di tenere duro nei momenti difficili, non solo sul fronte tecnico-tattico ma soprattutto su quello caratteriale”.

Il ruolo di quinto attaccante verrà affidato ad un giovane come accadde un anno fa con Ferri?
“Intanto prendiamo la quarta punta, poi a seconda dell’arrivo di quella vedremo cosa potrà servire per completare l’organico degli attaccanti”.

Inizia una stagione in cui ci saranno tante sfide nuove. Ce n’è qualcuna che la preoccupa più delle altre?
“Non mi preoccupa nulla in particolare: sicuramente ci sono aspettative e interesse che emergono parlando con i ragazzi. Abbiamo cercato di prendere giocatori che non avessero motivazioni normali, ma motivazioni in più per portare la SPAL a fare un campionato adeguato alle ambizioni che ci sono. Per questo la ricerca dei giocatori procede con un ritmo meno rapido di quanto ci aspettava, perché non vogliamo sbagliare la scelta degli uomini. Per il resto è evidente che affronteremo un campionato difficile. Se si guarda alle squadre che si sono salvate l’anno scorso si può notare che hanno perso tante volte, fino a diciotto partite. Secondo me servirà grande compattezza, dallo spogliatoio ai tifosi per reagire ai momenti negativi”.