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Sono lavori imponenti quelli che attendono nelle prossime settimane il centro di via Copparo in contemporanea con lo stadio. Mentre la squadra lavorerà per due settimane a Tarvisio e ad Auronzo, a Ferrara aprirà un altro cantiere per adeguare e migliorare il Centro d’Addestramento voluto da Paolo Mazza alla fine degli anni Sessanta.

COSA CAMBIA IN VIA COPPARO
I due campi principali denominati 1 e 2, a ridosso degli spogliatoi, e il 3 – a sud del numero 1 – verranno completamente rifatti. Il campo numero 1 rimarrà il campo principale e verrà dotato di un manto sintetico di categoria “Professional”, quindi omologato dalla Figc per match professionistici come quelli del campionato Primavera. La vecchia tribunetta in tubi di ferro lascerà spazio a una struttura più moderna che potrà ospitare fino a 250 spettatori e verrà costruito un impianto di illuminazione che oggi è assente. Il manto sintetico verrà utilizzato anche per il campo numero 3, anche se questo non verrà omologato per degli incontri e servirà solo per gli allenamenti, probabilmente delle squadre giovanili. Il campo 2 invece subirà un intervento di rifacimento del drenaggio e di rizollatura completa con erba naturale. Al momento non è prevista l’installazione di una tribunetta supplementare, ma l’ipotesi non viene completamente scartata.

centro di via copparo-map

COME SARANNO FATTI I CAMPI IN SINTETICO
I campi 1 e 3 verranno dotati di manti prodotti dalla Limonta Sport di Como che impiegano materiali d’avanguardia sia in termini di consistenza e resistenza dei fili, sia per quanto riguarda l’intaso realizzato dall’azienda Softer col preciso scopo di offrire stabilità totale. Campi del genere, ha spiegato Stefano Fabbri della ditta Venturelli di Forlì (incaricata dei lavori), hanno una durata garantita di dodici anni a patto di svolgere una manutenzione corretta che consiste principalmente nel riassestamento con un trattorino, un’irrigazione allo scopo di raffreddare la temperatura del manto e un controllo periodico per l’eventuale dispersione dell’intaso. “Inoltre la Lega di B – ha sottolineato Fabbri – richiede un contratto con un’azienda specializzata per gli interventi di manutenzione straordinaria. Nella fattispecie, una o due volte all’anno, i tecnici verificheranno lo stato delle incollature e delle canalette per il deflusso dell’acqua”.

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QUANTO TEMPO SERVE PER CAMBIARE
Sempre secondo Fabbri, il cantiere dovrebbe essere chiuso per metà settembre, almeno per quanto riguarda i campi con manto sintetico. L’opera sul campo 2 invece dovrebbe essere più breve e se il tempo (quello meteorologico) non dovesse giocare scherzi, dopo Ferragosto la SPAL potrebbe già utilizzarlo per i propri allenamenti.
Considerato che la prima squadra tornerà da Auronzo di Cadore il 2 agosto e le squadre nazionali del settore giovanile inizieranno a lavorare entro la prima decade del mese, la SPAL dovrà fare un piccolo sforzo nel trovare sedi alternative per gli allenamenti. La squadra Primavera – che giocherà le partite di campionato sul campo 1 – ha già chiesto di poter disputare in trasferta la prima gara della stagione (in programma il 10 settembre). Nel caso non fosse possibile, la SPAL ha indicato un campo alternativo: il “Raibosola” di Comacchio.

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QUANTO COSTANO I LAVORI E CHI PAGA
I costi per l’intervento si aggirano attorno al milione di euro, sborsati interamente dalla famiglia Colombarini. “E’ un investimento che facciamo – ha detto Simone Colombarini – perché siamo convinti possa portare notevoli risparmi nel futuro, soprattutto in termini di costi degli spostamenti e della manutenzione dei campi”. Considerato che il Centro è di proprietà del Comune di Ferrara, l’amministrazione ha allungato la concessione per l’utilizzo della struttura da parte della SPAL fino al 2027.

COME CAMBIA IL RESTO DEL CENTRO
Entro la fine dell’estate l’intero piano inferiore della palazzina dovrebbe essere adibito a locali ad uso esclusivamente sportivo, con relativo spostamento degli uffici amministrativi della SPAL nell’ala est del primo piano. “Stiamo cercando di accelerare la consegna di ulteriori locali, – ha detto l’assessore allo sport Simone Merli – ma prima dobbiamo trovare una collocazione appropriata per gli uffici comunali del servizio sport e per le associazioni stanziate lì. Una volta trovata una soluzione, il Centro tornerà al 100% della SPAL come era ai tempi di Paolo Mazza”.