In attesa di vedere all’opera Pasquale Schiattarella già nell’amichevole di venerdì contro la nazionale iraniana, abbiamo deciso di chiedere un’opinione qualificata a chi fino a pochi mesi lo ha avuto a disposizione quotidianamente sul campo. Si tratta di Mario Somma, nella scorsa stagione allenatore del Latina da novembre a febbraio. L’ex tecnico tra le altre di Empoli, Brescia e Mantova, spende parole di grande stima per il centrocampista neo-spallino.
Mister, lei Schiattarella lo ha visto da vicino. Che tipo di giocatore ci dobbiamo aspettare?
“A mio giudizio la SPAL ha preso un autentico top-player, uno dei più forti centrocampisti della serie B per qualità e soprattutto versatilità. Vi basti sapere che a Latina l’ho usato come terzino destro; come mediano nel 4231; come centro-destra nel 433; come attaccante di sinistra nel 433; come trequartista nel 4231 e come quinto di destra in una linea di centrocampo a cinque… e in tutti questi ruoli ha sempre fatto bene, mostrando qualità. Anche a livello realizzativo è un giocatore che vede la porta con una certa facilità”.
Ha anche margini di miglioramento in qualche area?
“Sono sincero, in lui non vedo punti deboli: è svelto, dinamico, gestisce benissimo la palla e dà sempre l’anima sia in partita sia in allenamento. Lo scorso anno era stato inserito in un gruppo che puntava a fare un campionato importante, non a caso il Latina aveva puntato su di lui con un contratto a lungo termine. E non è casuale nemmeno che dopo la rescissione col Latina l’abbia cercato mezza serie B: Vicenza, Avellino, Benevento, Salernitana, Entella, Bari, oltre al Crotone in serie A. Se ha scelto di venire a Ferrara è perché evidentemente c’è un progetto molto ambizioso e serio”.
I critici, dopo la partita di Cagliari, hanno evidenziato che alla SPAL manca un po’ di qualità in mezzo al campo. Schiattarella può essere l’uomo giusto per farla alzare?
“Sicuramente un giocatore come lui, che contribuisce alla gestione della palla e all’ultimo passaggio, rappresenta un valore aggiunto per qualunque squadra. In termini di quantità non ha molto da aggiungere al centrocampo della SPAL, mentre alza indubbiamente il livello di qualità perché sa cavarsela in qualunque situazione: non sente la pressione, sa uscire in dribbling, puntare l’uomo e giocare l’uno contro uno. Non a caso lui è nato ala ed ha mantenuto negli anni questa indole, per cui non ha paura di prendersi delle responsabilità”.
Invece dal punto di vista umano che persona è Schiattarella?
“Dal punto di vista dei rapporti personali con lui mi sono sempre trovato bene. E’ un ragazzo eccezionale, un napoletano estroverso che in uno spogliatoio sa fare gruppo: ride e scherza con tutti e sa stare al gioco. In campo si è sempre dimostrato molto serio, lavorando con grande professionalità e mettendosi al servizio dei compagni”.