La sconfitta della SPAL contro la Nazionale Iraniana sicuramente fa scalpore per il punteggio, ma se si considera che si è trattato di un’amichevole giocata quasi esclusivamente per onor di firma dopo tre giorni di riposo assoluto, si fa abbastanza presto a pesare l’effettivo valore della prestazione dei biancazzurri.
Ciò non toglie che più di un elemento sia finito col mostrare un atteggiamento non esattamente combattivo e concentrato, soprattutto nei primi 45 minuti di gioco in cui l’Iran ha fatto vedere una netta superiorità. Tanto che Semplici si è spesso fatto sentire dalla panchina in maniera molto eloquente. Troppi i pasticci dietro, mentre il trio di centrocampo non ha praticamente mai trovato le distanze giuste in campo, arrivando costantemente in ritardo sul pallone.
IN EVIDENZA
Branduani Probabilmente rivedibile in occasione del primo gol, nel resto del primo tempo è veramente uno dei pochi biancazzurri a guadagnarsi la pagnotta, con alcuni interventi decisivi per non aggravare il passivo. Si disimpegna tutto sommato bene anche con i piedi, visto che i suoi compagni di reparto lo sollecitano ripetutamente.
Zigoni Mai pericoloso nell’ora di gioco, ma nemmeno mai servito degnamente per poterlo essere. Per il resto è uno dei pochi a lottare, a sgomitare, a subire falli.
Strefezza Menzione particolare per il giovane brasiliano aggregato dalla formazione Primavera. Non fa cose straordinarie, ma entra in partita con il piglio giusto, andando a pressare con molta più decisione rispetto ai compagni sugli avversari. Anche un paio di bei spunti palla al piede.
IN OMBRA
Beghetto Quasi il fratello scarso di quello a tratti superlativo ammirato nello scorso campionato. In fase difensiva è sempre in difficoltà, preso anche in mezzo dalle combinazioni avversarie visto lo scarso sostegno in copertura di Grassi. Davanti si produce in un paio di cross, davvero troppo poco.
Finotto Come già detto per Zigoni, giornata molto dura per chi doveva giocare davanti. Lui però si vede solo in un’occasione a metà secondo tempo con una conclusione dal limite che finisce alta. Per il resto è un corpo abbastanza estraneo alla partita.
Pontisso Per correre corre, anche tanto, ma è quasi sempre in ritardo e fuori posizione. Fatica pure nello smistare palloni e il suo unico lampo è un bel tiro dalla distanza nel finale del primo tempo.