La SPAL si avvicina al match contro l’Hellas Verona con la certezza Michele Castagnetti. Dopo il 2-2 di sabato contro la Virtus Entella, il rientro del regista di centrocampo è l’argomento forte della conferenza di Leonardo Semplici: “Rientra, è sicuro. Bisogna vedere se dal primo minuto o se potrà tornarci utile a partita in corso, deciderò insieme allo staff martedì mattina”. Ma sembra che la soluzione Arini in mezzo al campo sia già da archiviare, mentre per quanto riguarda Schiavon la parola ‘recupero’ non è ancora all’ordine del giorno. ‘Casta’ c’è, ma ci sono anche gli scaligeri di Fabio Pecchia, la corazzata del campionato, l’ammazza-Serie B designata da più parti, che arriverà a Ferrara forte del rientro di Giampaolo Pazzini: “Avrei preferito saltasse la partita contro di noi – dice con una battuta Semplici – ma comunque hanno talmente tante alternative in attacco… Per questo affronteremo la partita con serenità, consapevoli di non avere dalla nostra parte i favori del pronostico. Ma sono sicuro che la SPAL in casa possa dar filo da torcere a chiunque, anche al Verona, che, al di là della sconfitta di Benevento, sta ampiamente dimostrando tutte le sue qualità”.
Intanto si va verso il sold-out del Mazza, segno che in città c’è grande attesa per questo match: “Sappiamo quanto Ferrara tenga a questa partita. Noi siamo sereni, non abbiamo nulla da perdere e dovremo essere bravi a fare la nostra partita, magari senza lasciar che siano gli avversari a prendere in mano il pallino del gioco. Certo, contro una rosa composta in gran parte da giocatori che hanno disputato la Serie A ad ottimi livelli non sarà facile, ma sappiamo cosa possiamo dare. Il gruppo sta crescendo e la reazione rabbiosa che ha portato alla rimonta contro l’Entella ci ha dato grossa consapevolezza nei mezzi a nostra disposizione”.
Sarà fondamentale la supremazia nelle zone nevralgiche del campo, per offrire alle principali bocche da fuoco la possibilità di mettere sotto pressione la difesa gialloblu: “Ci affideremo alle nostre qualità, ai giovani e allo spirito che ha contraddistinto la squadra anche nella passata stagione. Giorno dopo giorno rivedo sempre di più l’affiatamento che ci ha portato fino a qui. La nostra idea di calcio non cambierà, questo è sicuro. Poi starà a me leggere le partite e intervenire nella maniera che ritengo più opportuna, valutando tutte le componenti che emergono in situazioni come queste”.
Subito stroncata sul nascere l’ipotesi di un massiccio turnover: “Non ho intenzione di stravolgere la squadra. Farò le mie considerazioni, ma potrei riproporre lo stesso undici di Ascoli o di sabato scorso. Nella mia rosa sono tutti potenziali titolari e chi gioca sa di poter trovare la prestazione. Antenucci e Cerri? Possono crescere molto, la loro intesa è tutta da affinare, ma contro l’Entella ho visto cose buone. Schiattarella? Sta tornando ad ottimi livelli e il primo a beneficiare della sua crescita è proprio lui, oltre che l’intera squadra. Questa SPAL ha carattere da vendere, lo sappiamo. Forse pecchiamo d’incisività in area, non possiamo sempre sperare di trovare la giocata del singolo per risolvere una partita”.
E sul Verona? “Grandissima squadra, che nel reparto avanzato ha l’imbarazzo della scelta. Recupera Caracciolo in difesa e Pazzini in attacco. Poi chi giocherà tra Siligardi, Luppi, Juanito Gomez e Ganz fa poca differenza, l’importante è che la SPAL scenda in campo con rispetto, ma senza temere nessuno. Il punto debole? Se fanno la partita sono attaccabili, concedono diverse occasioni da gol. E non posso chi ringraziare chi dice che siamo da playoff (come il doppio ex Mauro Gibellini, ndr), ma solamente i risultati ci diranno a cosa possiamo ambire. Per ora il nostro obiettivo è chiaro, ma se viene qualcosa di più non ci faremo certamente trovare impreparati”.