Dopo un inizio un po’ titubante l’Avellino è riuscito a risalire in classifica. I recenti risultati negativi hanno portato letteralmente una boccata di ossigeno tra gli irpini: a Ferrara la squadra di Toscano potrà contare su un pizzico di autostima in più e su circa 500 tifosi al seguito. Per conoscere meglio i campani abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il collega avellinese Claudio De Vito.
Claudio, dopo un inizio stentato l’Avellino sembra aver ritrovato una discreta continuità. Come spieghi questo cambio di passo?
“In casa l’Avellino ha trovato effettivamente una buona continuità, mentre in trasferta fatica ancora e non poco considerando che in cinque gare ha conquistato soltanto un punto contro il Vicenza. I risultati casalinghi (tre vittorie di fila) sono dovuti ad una fiducia ritrovata e ad uno schieramento difensivo a quattro: l’attuale modulo 4-3-3 è il terzo provato da Toscano dall’inizio della stagione”.
Come gioca l’Avellino in trasferta e che tipo di partita dovrà giocare per riuscire a portare a casa dei punti?
“Purtroppo l’Avellino in trasferta si trasforma e non ha il problema dell’imporre il proprio gioco, quanto a difendersi e di conseguenza a ripartire. La squadra allo stato attuale ha una buona organizzazione difensiva, ma non ha ancora trovato la giusta amalgama tra i reparti: difficilmente è riuscita ad imporsi sia in casa sia in trasferta. Contro la SPAL l’Avellino dovrà cercare di migliorare sotto questi aspetti per non uscire dal Mazza a mani vuote”.
Tra le fila ferraresi torneranno a disposizione Gasparetto, Schiattarella, Mora e Antenucci. Qual è la situazione in casa biancoverde?
“Sicuramente sarà out Molina che da quando è stato acquistato non si è mai visto per un infortunio alla caviglia. Accanto a lui in tribuna siederà sicuramente anche Jidayi (stiramento) e Gavazzi (rottura del crociato). Torneranno invece a disposizione diversi giocatori del reparto avanzato come Ardemagni, Mokulu e Verde: abbondanza per Toscano che dovrà in attacco dovrà scegliere i tre titolari tra gli otto disponibili”.
Tra i biancazzurri ci sono due ex: Schiavon e Arini. Il primo è infortunato e non ci sarà mentre per il secondo i tifosi irpini lamentano ancora la cessione. Quanto manca Arini all’Avellino?
“Per quanto riguarda Arini bisogna fare un ragionamento a parte. Se Mariano è il giocatore discontinuo della scorsa stagione (anche a causa dell’infortunio) allora non credo che manchi così tanto all’Avellino. Se invece è il giocatore che abbiamo avuto modo di apprezzare i primi anni di cadetteria il discorso è diverso, considerando che è un centrocampista con il vizio del gol”.
per la foto si ringraziano i colleghi di IrpiniaNews.it