Dopo la vittoria al cardiopalmo contro la Virtus Bologna, abbiamo raccolto in sala stampa le impressioni dei protagonisti in campo e della dirigenza della Bondi.
FABIO BULGARELLI
“Stasera abbiamo avuto fortuna, il tiro di Moreno è un tiro improbabile, che entra una volta su dieci. Però ce lo siamo meritati, perché il derby è partito da Roma con il ricorso per far giocare Roderick. Complimenti ai ragazzi, perché è la seconda partita che recuperiamo nel finale e queste vittorie fanno bene alla città, al movimento, alla società e ai giocatori. Quest’anno non abbiamo pressioni in termini di risultato, ma vogliamo dare queste soddisfazioni ai nostri tifosi. Non deve cambiare nulla dopo questa partita, se non cercare di arrivare alla consapevolezza di essere una buona squadra. Peccato per le palle perse e per un po’ di paura di vincere, ma la vittoria che alla fine è arrivata ci dà morale e la squadra crescerà ancora. Abbiamo un vero fuoriclasse, che è Bowers: ha cambiato la squadra dal primo al secondo tempo con una grande prestazione. La vittoria fa bene, perché la prossima partita in casa ci sarà ancora una grande affluenza di tifosi. Godiamoci il momento, è un sogno per noi battere la Virtus, un sogno che si è avverato”.
TONY TRULLO
“Abbiamo giocato una partita punto a punto anche se Bologna è stata sempre avanti, senza creare distacchi importanti. Siamo stati bravi nel secondo tempo a innescare Bowers, che ha potuto fare una grande partita. Abbiamo vinto con distacco la battaglia a rimbalzo, dimostrando fisicità. Alla fine eravamo avanti di cinque, ma abbiamo fatto alcuni errori, così Bologna è tornata in vantaggio e la partita sembrava persa. Noi però non abbiamo mai mollato e poi giocato dei gran supplementari dove non c’è stata storia. Le palle perse non sono un dato così importante, dobbiamo migliorare questa situazione, ma giocando ad alta intensità come giochiamo non succederà mai di perdere pochi palloni. Cinque o sei palle perse in meno sono possibili perché alcune sono venute da distrazioni sciocche. Sapevamo che loro riempivano l’area e quindi volevamo dei tiri da fuori, ma nei primi due quarti li abbiamo sbagliati, anche se erano aperti. L’unico rammarico della stagione è la partita di Forlì, dove avremmo potuto vincere. Abbiamo lavorato insieme nelle prime settimane per conoscerci, ora siamo più squadra, ma il campionato è all’inizio e abbiamo ancora margini di miglioramento. La prossima settimana lavoreremo per sistemare quello che non abbiamo fatto bene: possiamo migliorare in forma fisica e concentrazione, oltre che nelle scelte sul possesso a metà campo. Il campionato è combattuto, non ci sono squadre materasso e sarà difficile fino alla fine. La squadra difende, stasera era difesa contro difesa, siamo riusciti ad tenere alta l’intensità. Quando giochi a tanti possessi come noi i punteggi sono alti, ciò non vuol dire che le difese siano cattive”.
MARTINO MASTELLARI
”Le mie triple sono state importanti, i ragazzi possono darmi una pacca sulla spalla. Io sono scuola Fortitudo, quindi ci tenevo a essere decisivo in questa partita. Ringraziamo Moreno che ha messo un gran canestro e li ha spenti, accendendo noi al contempo. Siamo una squadra un po’ di matti, anche se non ci entrano i primi tiri possiamo poi cambiare totalmente perché c’è un po’ di pazzia in tutti, non molliamo mai e non ci fermiamo di fronte alle difficoltà. Il lavoro che abbiamo fatto in preparazione è stato ottimo, abbiamo una buona condizione e nei supplementari oltre a questo fa differenza la testa, se non molli mai e hai voglia di vincere ce la puoi fare sempre. Come ha detto Bowers a inizio partita: in casa nostra non si vince”.
YANKIEL MORENO
“Il basket è questo: fino al canestro allo scadere non avevo giocato bene, poi nella pallacanestro tutto può succedere. Quando Cortese ha recuperato la palla sono partito e mi sono messo a correre, ho fatto una finta e quando ho sentito la loro panchina urlare di farmi fallo ho tirato subito. Nel supplementare abbiamo dimostrato di essere matti, ma coraggiosi: gli ultimi minuti sono stati la chiara rappresentazione dei nostri allenamenti: nessuno vuole perdere e diamo tutto, così anche in partita”.