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I numeri nel calcio non dicono tutto, ma di certo aiutano a capire certe cose. A due giorni da Novara-SPAL, lo zero alla voce “sconfitte interne” per i piemontesi è senz’altro uno dei più suggestivi e fa capire il coefficiente di difficoltà della partita per i biancazzurri. Poi ce ne sono altri due, rispettivamente 1.216 e 1.204, che possono creare un grattacapo a Leonardo Semplici. Si tratta dei minutaggi accumulati finora da Manuel Lazzari e Michele Cremonesi, i giocatori in assoluto più impiegati finora dal tecnico biancazzurro, entrambi assenti per il match del “Silvio Piola”. L’esterno destro rimarrà fuori per un turno di squalifica, mentre per il difensore i tempi saranno decisamente più lunghi: “Nei prossimi giorni Michele farà un’altra risonanza – dice Semplici in conferenza stampa – e si saprà qualcosa di più preciso sul suo infortunio. Penso sia un po’ prematuro parlare di tempi di recupero in questo momento”. Frase che lascia pensare a un’assenza più lunga del previsto, tanto che la società ha puntualizzato – rispetto alle notizie fornite mercoledì – che le tre settimane inizialmente indicate sono da considerare solo di riposo, quindi al netto delle sedute di allenamento che necessariamente serviranno al giocatore per ritrovare condizione e ritmo-partita. Con Bonifazi messo KO da un problema alla caviglia (“Vedo dura recuperarlo per Novara”), le scelte in difesa sul breve termine rischiano di essere abbastanza scontate.

Per la sostituzione di Lazzari invece sembrano esserci molteplici soluzioni. Si va dal debutto in campionato del diciannovenne Ghiglione (25 minuti a Cagliari il 15 agosto, poi tanta panchina e tribuna) alla completa riabilitazione di Spighi, passando per l’adattamento di un altro dei centrocampisti disponibili, per esempio Schiattarella. “Sto valutando, – spiega come al solito un abbottonato Semplici – ci sono ancora due giorni per decidere. In rosa ci sono tanti giocatori e piano piano li potremo vedere tutti, mi auguro nel corso della stagione di poter impiegare anche chi ha giocato meno”. A detta di Semplici è da escludere lo spostamento di Mora sulla corsia di destra: “Luca sa usare bene anche il destro e l’idea è stata valutata, ma non credo giocherà lui in quel ruolo. Sta facendo bene da mezzala e ha ulteriori margini di miglioramento”.
Escluso anche il cambio di modulo per contrastare un Novara che in casa ha fatto tutti i suoi quattordici punti: “Qualche soluzione l’abbiamo provata in allenamento, ma non credo cambieremo. La squadra ha raggiunto determinati automatismi, per cui i cambi di modulo possono avvenire più che altro a partita in corso per esigenze legate al risultato”.

Automatismi che possono essere ulteriormente migliorati secondo il tecnico: “Con l’Avellino abbiamo fatto una bella partita sotto l’aspetto caratteriale, concedendo praticamente niente. Ma dobbiamo fare meglio nel palleggio. Per come voglio la squadra serve più possesso palla, tornando a essere quelli delle prime giornate. Nell’ultimo mese abbiamo gettato delle basi importanti, ora c’è da fare il salto di qualità se si vuole arrivare a una salvezza più serena possibile”.
Un obiettivo che con una vittoria sul campo del Novara potrebbe iniziare ad andare stretto a una tifoseria che sogna, talvolta senza porre limiti alla provvidenza: “Intanto pensiamo a vincere a Novara, poi eventualmente vediamo” dice Semplici sogghignando. “Mi auguro che questo possa succedere, perché daremmo ulteriore prova di consapevolezza e di crescita. Ma vi garantisco che a me non cambierebbe molto. I tifosi invece li capisco. Vivo in città, la gente mi ferma, mi fa i complimenti, a volte anche in maniera esagerata. Per me è un piacere, ma è un campionato talmente lungo che un posto tra le prime adesso non cambierebbe molto ai fini del risultato finale. Mancassero tre partite alla fine sarebbe un conto, ma ne mancano trenta. Per cui io vedo queste partite come degli esami da superare. Cerchiamo di cavalcare il momento positivo, con la consapevolezza che ci sono squadre molto più attrezzate di noi”.

Una di queste sembra appunto essere il Novara: “Hanno fatto i playoff l’anno scorso e vogliono rifarli quest’anno, non a caso hanno investito molto e preso un allenatore esperto. Basta leggere i nomi della loro formazione: Faragò, Galabinov, Sansone, Corazza, Scognamiglio, Troest… sono forti. In casa hanno un passo deciso, da playoff, fuori decisamente no (sei partite, sei sconfitte – ndr). Quindi qualche problemino ci deve essere. Anche noi dobbiamo crescere nel rendimento esterno, anche se in alcune occasioni abbiamo fatto buone prestazioni senza portare a casa dei punti. Penso soprattutto a Frosinone. Meritavamo qualcosa di più, ma abbiamo fatto qualche errore di troppo. Questo impegno arriva nel momento giusto per noi, perché voglio capire se in queste dodici partite abbiamo fatto i progressi che mi aspetto oppure no”.