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Le tenebre sono già calate da un po’ su Ferrara, ma ancora non è dato a sapere se la SPAL potrà contare ancora sul proprio ds o se Davide Vagnati accetterà l’insistente corte del Parma. Per saperlo probabilmente bisognerà aspettare martedì.

Per descrivere la situazione, almeno dal nostro punto di vista, è opportuno fare una doverosa distinzione tra le poche, pochissime, informazioni filtrate dall’ambiente biancazzurro e le notizie che arrivano dalla controparte ducale. Quello che sappiamo è che l’incontro del lunedì tra Vagnati, Mattioli e i Colombarini è andato in scena nella tarda mattinata, quasi a ora di pranzo, e si è protratto per diverse ore. Sul tavolo una situazione in gran parte già definita e nota ai più: da una parte l’offerta particolarmente allettante del Parma (sia in termini economici che di progetti), dall’altra la necessità per Vagnati di verificare che tipo di SPAL ha in mente la proprietà per il futuro. Non si tratta quindi di semplice stipendio, ma di capire che tipo di basi si possono gettare per un futuro potenzialmente dorato. Un nodo su tutti: la posizione di mister Semplici, in scadenza a giugno 2017. Vagnati gradirebbe un’estensione in grado di garantire una certa continuità del progetto tecnico. L’esito della riunione deve essere stato interlocutorio, perché da via Copparo è stato fatto sapere che le parti si sarebbero nuovamente aggiornate in serata e che nessuno avrebbe rilasciato alcun tipo di dichiarazione. Almeno fino a domani, giorno in cui le carte dovrebbero essere scoperte con un annuncio ufficiale o addirittura una conferenza stampa.

Mentre tutto questa accadeva, da Parma era già partita l’artiglieria degli annunci: almeno un paio di testate locali hanno dato per fatto l’accordo tra il club ducale e Vagnati, asserendo che la rescissione del contratto con la SPAL fosse già stata firmata. Circostanza che tuttavia manca di conferma, almeno per il momento.