Meglio dirlo sottovoce, ma se i risultati si incastrassero in un certo modo, sabato alle 17 la SPAL potrebbe addirittura trovarsi al comando della serie B, complice anche il posticipo che vedrà l’Hellas Verona impegnata di lunedì sera. Piazzamento sicuramente effimero ad appena metà campionato, ma che assumerebbe significati parecchio intriganti per l’ambiente, il tifo e gli addetti ai lavori. Secondo mister Semplici non vanno temuti eventuali contraccolpi psicologici derivanti dalla pressione che un primo posto potrebbe comportare: “Stare in cima – dice con un sorriso – non dovrebbe essere vissuto come un problema, ma come un segno del fatto che le cose stanno andando bene. Magari ci riuscissimo. Perché lavoriamo con umiltà, ma senza rinunciare alle ambizioni. Detto questo la nostra concentrazione è rivolta solo a quello che dobbiamo fare di settimana in settimana. Voliamo bassi e andiamo avanti, vedremo durante il campionato cosa succederà”.
Insomma, nessuna paura di volare, alto o basso che sia. Anche perché il campionato sta dimostrando che i pronostici possono spesso essere sovvertiti. L’Hellas Verona un mese fa sembrava destinato a dominare in lungo e in largo, ora invece deve fare i conti con un gruppetto di inseguitrici parecchio agguerrito: “L’ho sempre detto – osserva Semplici – che in questo campionato bisogna stare attenti perché ci sono momenti positivi e negativi. Ora il momento negativo sta capitando al Verona, che sembrava dovesse vincere il campionato a mani basse e invece ora sta trovando delle difficoltà. Questo ci dice che in serie B non ci sono squadre materasso, per cui se non sei al massimo fisicamente e mentalmente i passaggi a vuoto capitano eccome. Noi lavoriamo sereni, con i piedi per terra, cercando di non illudere nessuno ma al tempo stesso di coltivare l’entusiasmo che abbiamo attorno”.
Le penultima trasferta del girone d’andata riserva un appuntamento a Vercelli, al cospetto di una Pro che al “Piola” ha fatto 14 dei suoi 18 punti complessivi. Punto evidenziato dallo stesso Semplici: “La classifica della Pro magari non sarà entusiasmante, ma la considero un’avversaria ostica, che in casa ha sempre fatto buone partite. Sta passando un momento particolare (non vince dal 15 ottobre, ndr) e quindi ha bisogno di fare punti. Dovremo quindi andare là con la giusta mentalità e confermare la nostra crescita soprattutto in termini di personalità. Può essere una partita insidiosa, perché inconsciamente c’è il rischio di pensare di poter fare meno fatica rispetto alla scorsa settimana. Ma credersi superiori espone al rischio di ritrovarsi con delle brutte sorprese. In questi casi un allenatore deve lavorare sui dettagli e sulle motivazioni per far sì che la squadra sia pronta per i novanta minuti”.
Sul fronte della formazione il mister come al solito non svela i suoi piani, ma lascia intendere di voler continuare con Marchegiani tra i pali, almeno fino a che Meret non avrà ripreso al 100% la condizione ideale: “Alex è completamente a posto, ieri ha fatto un tempo intero nella partitella in famiglia. Mi confronterò sia con Scalabrelli (preparatore dei portieri, ndr) sia direttamente con lui per capire se è sereno. Ma dobbiamo considerare che ha fatto appena una settimana di lavoro, iniziando a parare seriamente solo due giorni fa”.
Cinquanta metri più avanti restano alte le quotazioni di Zigoni come spalla di Antenucci: “Non ho ancora deciso, ma è vero che con lui in campo Antenucci esprime il meglio e in certi frangenti anche il resto della squadra. Sa interpretare il ruolo e mette in pratica quello che gli chiedo. Però anche Finotto ha fatto bene quando l’ho schierato, così come Cerri in alcune partite. Purtroppo Alberto è arrivato a ritiro in corso e non si è allenato con continuità per via degli impegni con l’Under 21, per cui ha avuto delle difficoltà. Ma non ho dubbi sul fatto che possa dare una grande mano e che in futuro diventerà un attaccante di prim’ordine. Bisogna avere pazienza e dargli l’opportunità di mostrare le sue qualità”.