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La SPAL continua nella sua pesca di talenti in serie D e questa volta è il turno di Tommaso Costantini. Il nativo di Pesaro, classe 1996, è stato presentato in via Copparo dopo il suo passaggio dal Mezzolara ufficializzato in apertura di mercato. “Lo abbiamo seguito di frequente – ha detto Davide Vagnati – e abbiamo deciso di dargli l’opportunità di continuare la sua crescita con noi. Per lui è senz’altro un’occasione importante di migliorarsi e mettersi a disposizione della SPAL, in linea con la nostra filosofia di prendere ragazzi giovani da far crescere”.

All’identikit tecnico-tattico ha provveduto lo stesso Vagnati: “E’ un giocatore d’attacco che sa fare più ruoli: attaccante esterno e seconda punta, all’occorrenza ha giocato anche da quinto di centrocampo ma personalmente credo debba giocare davanti, vicino alla porta, perché ha un bel sinistro. Se la cava bene nell’uno contro uno e ha forza: mi auguro possa fare un salto di qualità stando con noi”. Il diretto interessato ha inevitabilmente sottoscritto quanto detto dal dg: “Credo di avere buona duttilità e di sapermi adeguare, ma io preferisco giocare attaccante esterno. Posso imparare anche a fare l’esterno pur di giocare e farmi valere”, ha detto con un sorriso appena accennato.

Costantini è stato immediatamente aggregato alla prima squadra durante il ritiro a “La Borghesiana”, esperienza che il giocatore ha descritto come “magnifica”: “Era ovviamente una cosa nuova per me e come inizio è stato molto bello. In allenamento mi sono immediatamente accorto del salto che c’è dalla serie D alla serie B, soprattutto in termini di ritmo e qualità in generale. Spero di riuscire ad arrivare il prima possibile a livello degli altri. Il mister mi ha accolto dicendomi di stare tranquillo, perché col tempo potrò imparare da tutti. E’ quello che conto di fare”.

Il passaggio ad una realtà importante come la SPAL ovviamente è stato vissuto con entusiasmo soprattutto dalla famiglia del giovane attaccante: “Chiaramente è stata una novità che tutti abbiamo vissuto positivamente. Solo io e mio padre ci possiamo rendere conto dei sacrifici che abbiamo fatto per far sì che il calcio diventasse il mio mestiere. Non a caso quando gli ho detto di questa opportunità si è commosso”. Costantini ha scelto la maglia numero 34.